FOGGIA – Concessioni balneari, avanti con le gare: il diktat è dell’Antitrust, che scende ancora in campo contro le proroghe come aveva già fatto in passato, più volte, con pareri motivati ai singoli Comuni e rivolgendosi anche direttamente al Parlamento.
Ora, in pieno agosto, a tre giorni dal primo sciopero degli ombrelloni e dieci giorni prima del Consiglio dei ministri che – secondo indiscrezioni – dovrebbe approvare un provvedimento di riordino sul tema, lo fa con un richiamo più preciso e più forte: una segnalazione allargata a tutta l’Anci e alla Conferenza Stato-Regioni con l’obiettivo di mettere la parola fine alle violazioni della concorrenza e agli effetti «distorsivi» dei rinnovi automatici.
Le procedure di gara
Regioni e Comuni, afferma il Garante, devono avviare rapidamente le procedure di gara, in modo da assegnare i nuovi bandi entro la fine di quest’anno.
L’Autorità manda dei messaggi anche al Governo che sul tema è alle prese ormai da tempo per cercare una soluzione di compromesso tra la normativa europea – per la quale l’Italia è già in procedura di infrazione – e le esigenze delle associazioni dei balneari.
L’Esecutivo vorrebbe poter differenziare le proroghe e nelle regioni in cui le spiagge libere risultino inferiori al 25%, consentire le proroghe fino al 31 dicembre 2027, in quelle in cui la quota sia invece superiore al 25% consentire che si arrivi fino al 31 dicembre 2029.
Ma per l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, prima ancora dei risultati dell’attesa mappatura a cui punta l’esecutivo, la risorsa demaniale – ovvero le spiagge libere – è scarsa, in alcuni casi anzi addirittura inesistente.
Inoltre la legge europea vince su quella nazionale, quindi la direttiva Bolkestein deve far disapplicare le norme del decreto Milleproroghe che hanno disposto la proroga delle concessioni a fine 2024 e in casi eccezionali al 2025.
Terzo, anche nel caso in cui si volesse applicare la legge italiana, le motivazioni dei casi eccezionali a cui sono ricorse molte località turistiche per rinnovare i contratti esistenti non rispettano la normativa: in molte occasioni, per l’Antitrust, gli argomenti degli enti a sostegno della proroga sono apparsi «infondati».
La legge infatti «circoscrive la possibilità di differire ulteriormente la durata delle concessioni a ipotesi del tutto eccezionali connesse a specifiche circostanze che impediscono la conclusione della procedura selettiva.
Affinché la norma possa trovare applicazione, dunque, – sottolinea l’Antitrust – è necessario che la procedura selettiva sia stata avviata e che sussistano ragioni oggettive che ne impediscono la conclusione».
Ma «in nessuno» dei casi esaminati dall’Autorità le amministrazioni concedenti avevano avviato una procedura selettiva per l’assegnazione delle concessioni. Tanto basta per il richiamo agli enti locali.
Il sindacato
Il problema, per Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari, «è che l’Autorità fa riferimento a una proroga automatica generalizzata, che è chiaramente improponibile.
Siamo sempre stati d’accordo con l’idea di una proroga differenziata – puntualizza – e dalle indiscrezioni mi sembra che il governo stia andando proprio verso questo tipo di proroghe».
Per il presidente di Federbalneari, Marco Maurelli, l’Agcm adotta invece «due pesi e due misure che non rappresentano mai una soluzione equa.
Non pretendiamo che si fermino i processi, ma che si rispetti il legislatore ed il dialogo con la Commissione Ue per ottenere una riforma che manca da 15 anni».
È vergognoso le concessioni giù al castello a Manfredonia gli ombrelloni non sono nemmeno 1 m di distanza non rispettano le circolari regionali a Manfredonia c’è una corruzione che fa paura la capitaneria di porto cosa fa il metro di misura Lo comprasse alla Ferramenta di giuseppe di Bari se non ce l’ha vergognatevi si pagano 1400 € due mesi di concessione dell’ombrellone e poi si toccano uno con l’altro Capitaneria vi dovete solo vergognare
Ha ragione Vincenzo !! Personale della capitaneria portano le mogli in quei stabilimenti, pagano giusto una miseria , e fanno fare quello che vogliono … è impossibile le distanze di norma non vengono assolutamente rispettate ! Secondo me bisogna scrivere al ministero dei trasporti per segnalare la corruzione che sta soffocando Manfredonia !! I lidi balneari situati lungo il lungomare in prossimità del castello sono completamente fuori norma e che quindi la capitaneria manda i familiari a prendere ombrelloni a prezzo stracciato o addirittura niente in cambio di chiudere occhi , a discapito di tutti quei stabilimenti che stanno lungo la riviera sud !!!!
La finanza dovrebbe verificare la tracciabilità dei pagamenti. Devono pagare le tasse, siamo un paese del terzo mondo.
Caro Vincenzo, se sa qualcosa di concreto presenti denuncia alle autorità! Non qui! Non siamo più nell’800. Se non facciamo contrasto per prima noi cittadini verso gli uomini corrotti, mi spieghi chi lo deve fare? Chi resta zitto è complice, oltre ogni ragionevole dubbio.
Per farà , non c’è bisogno di fare nome e cognomi , si vede ad occhio nudo che gli
Ombrelloni sono attaccati uno con l’altro , e poi il signor Vincenzo più di quello che ha segnalato e che ad occhio nudo si vede non può fare niente piu , questo vale anche per quando riguarda la corruzione , andassero a vedere il registro, e ci sono nomi e cognomi …. Quindi caro Farà prima di dire cazzate connetti le parole al cervello …me stattt bunnn