Statoquotidiano.it, 13 settembre 2023 – Carapelle. Non le ha mandate di certo a dire Vladimir Luxuria le sue stoccate sornione e incisive, contro ogni forma di discriminazione, pronunciate ieri sera nel corso dello spettacolo “Stasera ve le canto!” che l’ha vista protagonista assoluta nella piazza centrale di Carapelle.
Davanti ad una platea che ha fatto registrare il tutto esaurito per i posti a sedere e che non ha lesinato applausi arrivando fino alla standing ovation finale, la scrittrice, attrice, politica, laureata in Lingue con 110 e lode, nata a Foggia, accolta sul palco dal giornalista Piero Russo, ha raccontato frammenti della sua vita, soffermandosi in particolare sulla difficoltà degli anni giovanili ad accettare e far accettare la sua diversità, sul rapporto con i genitori, prima perduto e poi saldamente ritrovato.
Tra discorso parlato e canzoni di Charles Aznavour, Manu Chao, Fabrizio de André, da lei eseguite con apprezzabile perizia, la ex parlamentare ha snocciolato, uno dopo l’altro, riferimenti alla condizione della donna “che non è una bambola, ma va rispettata nella sua volontà”; alla necessità di poter essere se stessi “perché” ha sottolineato “si parla tanto di famiglia, ma non si dice che proprio a partire dalla famiglia ogni persona dovrebbe vedersi riconoscere il diritto ad essere se stessa senza vergognarsi”. Con riferimenti anche alla scuola: “che è una cosa bella e i maestri sono da rispettare. Non capisco perché oggi si sia sempre subito pronti ad attaccarli”; e ai danni che produce il bullismo e, ancora di più, il cyberbullismo: “perché quando tornavo io da scuola, gli insulti rimanevano fuori dalla mia camera e invece oggi, quando i ragazzi tornano a casa, le offese continuano comunque in internet e sul telefonino”.
E costante è emerso ad ogni battuta di Vladimir Luxuria il richiamo ad “avere rispetto per tutte le pelli e a imparare a mettersi nella pelle degli altri”.
Risultato: Vladimir Luxuria ha fatto emozionare, è riuscita a coinvolgere i presenti, senza bisogno di eccessi né sbavature. Con delicatezza, semmai, “ha sbirciato nelle pieghe dell’anima in maniera ironica ed elegante. Ha sollevato i lembi della coscienza con intelligenza e profondità”, come ha riportato sulla sua pagina Facebook il primo cittadino di Carapelle, Umberto Di Michele, presente all’evento.
Quanto trova ancora necessario, importante, e quanto ancora è difficile affrontare tematiche come quelle della discriminazione contro gli omosessuali e i transessuali, le donne e i diversi in generale? Abbiamo chiesto a Vladimir Luxuria a fine spettacolo.
Se vogliamo vivere in un mondo migliore – le sue parole ai microfoni di Statoquotidiano – dobbiamo vivere in un mondo in cui la gente non mente su argomenti così importanti, come la propria identità sessuale. Dire bugie equivale a vivere in un mondo fatto di menzogne, in un mondo nel quale, invece, ognuno si dovrebbe sentire libero di essere quello che è, e dove ad essere discriminate dovrebbero essere piuttosto le persone violente.
Io affronto tali argomenti usando tanti linguaggi. L’ho fatto attraverso la politica in passato, oggi invece lo faccio con l’arte del teatro, attraverso un linguaggio a volte più serio e altre più comico. La comicità in particolare serve a dimostrare di aver superato certi problemi e certi ostacoli.
Diceva, le abbiamo ancora chiesto, attraverso l’arte del teatro. Perché? Cosa rappresenta oggi per lei il teatro?
Continuerò a parlare di certi temi anche a livello politico e come scrittrice, però penso che il teatro sia verità perché riesce a far arrivare i messaggi in modo diretto.
Io vado spesso in televisione, come è noto, però nel teatro non ci sono filtri e non ci sono schermi. Si arriva dritti al cuore della gente.
Oggi Carapelle, per esempio, c’era. Ed è stata una sfida vinta quella di essere in un tale contesto, quello che si definisce della provincia e rispetto al quale si pensa che certi temi non possano attecchire. La partecipazione dei Carapellesi allo spettacolo di questa sera, invece, per me è stata la chiara dimostrazione che Carapelle forse è molto più avanti di tanti politici che sono a Montecitorio.
Presenti all’evento anche l’europarlamentare Mario Furore e Rosa Barone, assessora alla Regione Puglia. “Serata organizzata nei minimi dettagli dall’amministrazione Di Michele con l’assessore Sergio Izzi, in collaborazione con l’associazione carapellese Il Tamarindo – le parole di Furore – Le tematiche trattate sono tutte meritevoli di considerazione in un momento in cui il dibattito sul bullismo, sul cyberbullismo e sulle discriminazioni entrano di diritto nella quotidianità di molti italiani. È quindi sempre bene che se ne parli.
Vladimir Luxuria è stata strepitosa, perché con la sua ironia ha saputo portare questa sera a Carapelle l’attenzione su di esse”.
Lo spettacolo della scrittrice foggiana “fa riflettere su quanto sia difficile non solo accettare la propria diversità – così, invece la Barone – ma anche farsi accettare ancora oggi.
Il racconto di Vladimir mi ha commosso proprio perché nasceva da un’esperienza diretta, la sua. E questo mi ha fatto comprende anche la fatica che le persone discriminate devono affrontare nel proprio cammino di crescita.
Una crescita che oggi, comunque, sta portando Vladimir a ricevere anche tanto amore, perché lei è riuscita a mutare la sofferenza vissuta in un dono da trasferire agli altri”.
La diversità, insomma, qualunque essa sia, non è mai un problema, ma è sempre un’opportunità. E ha tenuto a
evidenziarlo a chiare lettere sul palco e ai microfoni di Statoquotidiano, Sergio Izzi, assessore che ha voluto fortemente lo spettacolo di Luxuria a Carapelle: “E i bambini soprattutto questo lo sanno” le sue parole “perché nascono puri e senza odio nel cuore. Le difficoltà derivano semmai dall’educazione e i principi che trasmettiamo noi adulti. All’interno della famiglia, quindi, bisogna puntare ad educare i bambini al rispetto delle diversità perché sono loro il futuro. Anche perché nel presente invece c’è ancora tanto da fare per migliorare e lo dimostrano certi messaggi omofobi comparsi su Facebook quando abbiamo lanciato la notizia dello spettacolo di Luxuria a Carapelle.
Quanto importante può essere insistere proprio a Carapelle e nei Cinque Reali Siti sul tema della diversità? Abbiamo ancora chiesto ad Izzi.
Molto importante, la sua sottolineatura, semplicemente perché noi tutti dobbiamo capire se vogliamo rimanere retrogradi continuando a non accettare l’idea che ogni essere umano è importante per la sua individualità, oppure vogliamo seguire la via del rispetto per la diversità.
A questo proposito, ritengo importante anche il ruolo della scuola dove, credo, sia positivo il ritorno che si sta registrando negli ultimi anni all’educazione civica. La scuola effettivamente è, a mio parere, il centro del possibile cambiamento.