Brindisi/Manfredonia, 13 novembre 2017. OPERAZIONE “Hydra“: con provvedimento odierno, il G.i.p. del Tribunale di Brindisi, dr.ssa Paola Liaci, in accoglimento dell’istanza di libertà avanzata dall’avvocato Giampaolo Carretta del Foro di Potenza, nell’interesse dell’ingegnere Giuseppe Velluzzi ,ha ritenuto che fossero ampiamente cessate le esigenze cautelari rimettendo in totale libertà l’indagato. Lo rende noto a StatoQuotidiano il legale dell’ingegnere Giuseppe Velluzzi, tra l’altro già direttore generale dell’ASE di Manfredonia (con azienda come ribadito “totalmente estranea a qualsiasi coinvolgimento nei fatti”, citata in quanto “all’epoca della partenza delle indagini il Velluzzi rivestiva ancora quel ruolo”), coinvolto con altre 11 persone nell’operazione “Hydra“ con “esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli aa.dd. emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, concordante con le risultanze investigative prodotte dalla Compagnia di San Vito dei Normanni, a cura dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, coordinati dal Colonnello Giuseppe De Magistris, in vari comuni delle province di Brindisi e Bari, nonché nella città di Potenza, nei confronti di 12 persone, fra le quali due sindaci [Torchiarolo e Villa Castelli (BR)] e due vicesindaci [Poggiorsini (BA) e Torchiarolo], nonché vari dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio”.
Le indagini
Come detto dagli inquirenti, la misura coercitiva personale della custodia cautelare è stata emessa “Nei confronti di 12 soggetti, alcuni dei quali preposti alla gestione degli interessi della P.A., appartenenti sia alla sfera politica, sia a quella amministrativa di diversi enti locali, tra cui sindaci, dirigenti comunali, pubblici ufficiali, che, in cambio di utilità varie, (economiche, sessuali), che avrebbero favorito gli interessi della Rete Servizi S.r.l., società di raccolta rifiuti urbani, intestata formalmente a due donne, ma in realtà gestita da altri” .
Velluzzi si era dichiarato totalmente estraneo alle condotte contestategli di “associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso in autorizzazioni amministrative, in quanto consulente esterno dei Comuni indicati (Poggiorsini, Biccari e Isole Tremiti,ndr)”.
“Rinuceremo al Riesame”
“Rinunceremo al Riesame”, dice l’avvocato Carretta. “Aspettiamo l’avviso delle conclusioni delle indagini e dunque il procedimento presso il tribunale di Brindisi”. “Mi dichiaro assolutamente soddisfatto del risultato professionale conseguito nell’interesse del mio assistito. A seguito dell’interrogatorio di garanzia, dei chiarimenti offerti in quella sede, degli indizi di colpevolezza e delle iniziali esigenze cautelari devo dire che il Gip Liaci con grande onestà intelletuale e giuridica ha rivisto la propria decisione cautelare”.
“Ad oggi ha cessato ogni forma di collaborazione con i Comuni indicati”
“Ripeto: l’ASE di Manfredonia e il suo già (non in carica dal “febbraio 2017″,ndr) ruolo di direttore generale della partecipata del Comune di Manfredonia, non c’entra assolutamente nulla. Sono fatti che fanno riferimento a circa 3 anni fa, ad oggi il mio assistito ha cessato ogni forma di collaborazione, in quanto consulente esterno, anche con i Comuni indicati nell’ordinanza”.
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