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"M5S FLOP" Michele Emiliano scrive il nuovo assetto regionale

Le elezioni europee hanno sancito l’eclatante sconfitta del Movimento 5 stelle

AUTORE:
Maurizio Varriano
PUBBLICATO IL:
14 Luglio 2024
Gargano // Manfredonia //

Lunedi 15 luglio 2024 la nomina di nuovi assessori e dei Direttori di dipartimento per sperare di continuare a governare. Ma i mal pancisti giurano lingue di fuoco.

Le elezioni europee hanno sancito l’eclatante sconfitta del Movimento 5 stelle. Tutto questo grazie le scellerate uscite populiste di un capo treno dal berretto ormai incolore, senza più limpidezza e razionale condizione politica. Convenienze e poca costruzione, l’ormai linea vitale di un movimento che perde linfa e popolarità. Elettori trattati come clienti che nel vedersi ormai nelle vetrine dei saldi di fine stagione, hanno preferito tornare all’ovile e garantire al PD e a gran parte della destra il ricongiungimento da figliol prodigo. Significativa l’onta Campobassana che ha visto il Movimento anti inciuci, garantirsi qualche eletto in consiglio comunale disponendo, con l’intera coalizione guidata da un PD sempre meno trazione comune, dalle molte frange e dalla resilienza opportunistica, una sorta di accordo al ribasso con movimenti civici che di sinistra non hanno neanche un minimo di colore da manifesti elettorali, e esponenti dell’ultra destra dalle centinaia di consensi, eletti in Fratelli d’Italia. Tutto questo in nome di una sorta di responsabilità di governo che equivale a decine di migliaia di euro e sfottò per chi si è recato alle urne.

Così si presenta il lunedì fatidico del 15 luglio 2024 quando Michele Emiliano opterà per una nuova Giunta regionale di una Puglia che vede prossime le elezioni e non sa che pesci pigliare da un mare tempestoso in cerca di nuovi assetti e di nuovi direttori di dipartimento. Le voci si rincorrono, le smentite sono all’ordine del giorno ma Rosa Barone, assessore in capo 5 stelle, torna nelle grazie del Presidente e al di là del comunicato Ansa con il quale si vuol porre freno alla “poca fantasia” di giornalisti ben informati, smentisce per poi anch’ella, optare per la vera identità di una politica che dice oggi quello che è vecchio già ieri.

Manovre e incontri di palazzo hanno certificato la presenza dei vertici del movimento interessati a nuovi accordi e nuove pretese preelettorali. Contrarietà nella nomina imminente dell’assessore vice presidente della Giunta, Raffaele Piemontese a assessore alla sanità, sarebbe l’eventuale dissapore che potrebbe essere dissipato da un pizzico di sale in più nell’acqua di mare che darebbe succulenza al pescato fresco. Bocche cucite per evitare che ogni cosa possa prendere pieghe non stirabili con ferri da stiro portatili, fanno presagire un lunedì caldo ma all’occorrenza refrigerato da potenti condizionatori quali incarichi gettonatissimi e sostituzioni esasperate da richieste a volte dettate dall’incongruenza come quella che si accinge a subire la brava e Silvia Pellegrini.

Poco si sulle voci di una destituzione di un Aldo Patruno che dalla cultura ha costruito il suo brand vincente ma non è esclusa una rotazione verso altri incarichi nell’ambito turistico. Di certo il potenziamento di Raffaele Piemontese e dell’assessore Pentasuglia che si vedrebbero già da subito catapultati verso una difficile campagna elettorale che non vedrà di buon auspicio correre per la presidenza la meritevole già presidente del Consiglio Loredana Capone. Non una parola spendibile per la consigliera delegata alla cultura, carica che si è letteralmente inventata il presidente Emiliano, Grazia di Bari. La delegata ha suscitato, grazie alla sua estrosa e competente visibilità raggiunta, mal di pancia in seno sia al Movimento che alla coalizione che tutt’oggi non appare neanche sulla carta. Voci di palazzo e a causa del suo essere trasparente solo per la forma e i materiali utilizzati per la sua realizzazione, vi sarebbero addirittura manovre di avvicinamento di esponenti di centro destra.

Un via vai giorni fa presso il palazzo della Provincia di Foggia ne è la testimonianza. La politica ormai è dei palazzi e la si fa senza il consenso o la partecipazione di chi ne assume l’onere del consenso. Emiliano e Conte si intendono a meraviglia, è cosa certamente nota. Nell’intendersi però hanno incasinato le menti degli elettori e la politica di una regione sempre più europea, sempre meno all’insegna della politica della coerenza. Destra e sinistra nessuno è esente basti pensare le scelte scellerate del Ministro Fitto che, coerentemente con la politica dello sfascio, cede all’irrazionale e non al cuore, distruggendo le Zes – Zone Uniche speciali -, minando la dazione di contributi necessari per la sopravvivenza del sud, rinnegando politicamente di fatto l’essere meridionale. Domani sarà l’ora zero di un’altra sceneggiata che non vedrà sul palco attori di teatro, ma solo attori del disamore verso una politica che sempre più e indegnamente si aumenta le prebende (grazie alla legge prebendiaria amministrativa targata 5 stelle,che aumenta in maniera dismisurata le prebende a sindaci e amministratori a scapito della razionalizzazione della spessa tanto decantata, la corsa alle poltrone è sempre più appetibile)e cancella artatamente le perequazione a discapito del sud e della sua “inutile”” esistenza.

Maurizio VARRRIANO

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