Manfredonia – ATTIVITA’ di bonifica nell’area ex Enichem (“con particolare riguardo alla gestione dell’impianto di trattamento TAF e della barriera idraulica): “allo scopo di preservare l’incolumità pubblica”, prossima collaborazione tra il Comune di Manfredonia e quello di Monte Sant’Angelo, “per la tutela dell’ambiente, del territorio e del mare”.
BONIFICA EX ENICHEM, DOPO LA CONFERENZA DEI SERVIZI, NOTA DEL SINDACO DEL 23.09.2013 INVIATA AL MINISTERO DELL’AMBIENTE. E’ quanto emerge da un recente atto del Comune, nel quale si fa riferimento alla nota del sindaco di Manfredonia – del 23.09.2013 – inviata al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in esito ai lavori della Conferenza di Servizi (istruttoria) del 17 settembre 2013.
Nella nota del sindaco si specifica che: “dai lavori della Conferenza è emerso inconfutabilmente, e tanto è stato più volte rimarcato dai Rappresentanti dell’ISPRA intervenuti, come almeno dal 2008 la Syndial in alcuni casi disattenda o comunque non interpreti adeguatamente sia le ‘prescrizioni’ che le ‘direttive’ impartite dallo stesso ISPRA e dalle Conferenze svoltesi nel corso delle attività di bonifica (con particolare riguardo alla gestione dell’impianto di trattamento TAF e della barriera idraulica). Tanto è stato peraltro confermato da uno dei Responsabili tecnici di Syndial intervenuti in coda alla riunione, il quale ha più volte riferito di malintesi o incomprensioni – non riconosciuti dall’ISPRA come tali – in ordine ai contenuti delle interlocuzioni tecniche con ISPRA; ne consegue pertanto come la mera eventuale reiterazione da parte della Conferenza di prescrizioni e segnalazioni di ‘buone pratiche’ volte al raggiungimento in tempi adeguati degli scopi di bonifica in corso potrebbe risultare ancora una volta improduttiva, prognosi che induce alla massima preoccupazione dell’ente locale. Al riguardo, pur condividendo la formazione di un ‘tavolo tecnico’ … omissis …, si invita la Conferenza a prendere in considerazione la opportunità di adottare misure più stringenti ed idonee a verificare da parte di Syndial il rispetto delle indicazioni degli organi tecnici come ISPRA”.
Sempre dalla nota inviata al Ministero si precisa come “le modalità di intervento di Syndial nel corso delle attività di bonifica non consentono ad alcuno degli enti preposti al controllo di corrispondere adeguatamente ai propri compiti: ed infatti ARPA ha lamentato una costante intempestività e carenza nella trasmissione dei dati (misurazioni e monitoraggi) ISPRA ha lamentato persino la ‘irrazionalità’ del sistema di monitoraggio nonché la carenza di informazione relativa allo stato ed alla condizione degli impianti di trattamento, dei quali è stata messa in discussione persino la ordinaria attività di manutenzione (pozzi)“.
“PRESENZA NON SIGNIFICATIVA ARSENICO AL LARGO DEL GOLFO”. “Alla luce di quanto emerso si richiede alla Conferenza di valutare se non sia opportuno richiedere agli organi di controllo (ARPA e Provincia) di predisporre quanto necessario a verificare l’effettivo stato del SIN con riferimento ai riscontrati superamenti di inquinanti come l’arsenico. Preso atto dei contributi odierni in ordine alla presenza non significativa di tale inquinante al ‘largo’ del Golfo di Manfredonia, si evidenzia tuttavia come la tecnologia e le metodiche impiegate suggeriscono di effettuare una campagna di misurazioni lungo il litorale sabbioso ed a distanza non così eccessiva dalla linea di costa, riservandosi l’ente locale di procedere a tale accertamento con oggi mezzo consentito dalla legge nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”.
“CHIARE EVIDENZE DI MOVIMENTI DI PIUME DI ARSENICO CHE SI MUOVEREBBERO ALL’INTERNO DELLA FALDA”. In conclusione, nella nota inviata a Roma si precisa come sia “infine emerso che dopo ben sette anni di attuazione del progetto la Società concessionaria del pubblico servizio di bonifica assume di trovarsi nella sostanza in una situazione di incomprensione della reale efficacia dei lavori di bonifica, al punto che soltanto ora prende corpo la necessità di un modello teorico/concettuale idrogeologico dello stato dei luoghi; I’ISPRA lamenta al riguardo che tale modello non possa che essere propedeutico a qualsiasi attività di bonifica, sicché allo stato attuale – con ciò condividendosi la posizione di ISPRA – l’ente locale esprime la preoccupazione che in ogni operazione di bonifica possa essere stata o potrebbe risultare inadeguata e persino dannosa per l’ambiente e per la salute umana; preoccupazione espressa anche dal rappresentante della ASL locale intervenuto, con particolare riferimento al ciclo biologico della catena alimentare a conferma ulteriore che occorre rafforzare e migliorare la qualità dei controlli sulla effettiva efficacia delle attività di bonifica in corso si segnala come siano emerse chiare evidenze di Movimenti di piume di arsenico che si muoverebbero all’interno della falda, la cui origine e destinazione non è chiara, nelle condizioni date, nemmeno agli esperti ISPRA (oltre che a tutti i convenuti) e che dunque si auspica diventi oggetto di più attenta e rigorosa indagine.”
IL MINISTERO HA INVIATO LA NOTA DEL SINDACO ALL’ARPA, ALL’ASL ED ALL’ISPRA. Lo scorso 2 ottobre, il Ministero A.T.T.M. ha inviato la nota del sindaco di Manfredonia alla Provincia di Foggia, all’ARPA Puglia, all’ASL Foggia ed all’ISPRA, precisando come rispetto alle criticità evidenziate “l’inserimento in un sito di interesse nazionale (naturalmente dell’area in questione, ndr), non comprime né limita in alcun modo l’esercizio di poteri anche extra ordinem che l’ordinamento attribuisce all’autorità locale: ad esempio i poteri del Sindaco quale autorità sanitaria ed i poteri extra ordinem previsti dal DIgs. 267/2000 che il Sindaco può adottare in presenza dei presupposti di necessità ed urgenza previsti dalla citata norma.”
PROSSIMA RELAZIONE DI ISPRA, ARPA ED ASL. Da qui la richiesta” all’ISPRA ed ARPA di trasmettere una dettagliata relazione con le informazioni relative alle criticità segnalate” con “particolare riferimento alle situazioni di fatto segnalate, alle attività da avviare e alle relative priorità d’intervento”. “Per i profili di interesse sanitario sarà cura della ASL confermare le preoccupazioni espresse dal Sindaco e fornire i necessari ulteriori elementi di fatto”. “Si chiede, inoltre, alla Provincia di effettuare gli opportuni controlli di competenza. Tenuto conto della natura delle segnalazioni, si rappresenta l’urgenza”.
GIUNTA COMUNALE: COLLABORAZIONE TRA COMUNI MANFREDONIA E MONTE SANT’ANGELO. La Giunta comunale “in relazione alla gravità della vicenda che si protrae da anni, a scapito della salute dei cittadini, non solo di Manfredonia ma anche di Monte Sant’Angelo, nel cui territorio ha sede il S.I.N. Manfredonia”, ha dunque condiviso la nota sindacale del 23 settembre 2013 inviata al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, come integralmente riportata innanzi, sollecitando e dando mandato al Sindaco di “adottare qualsiasi forma di collaborazione, avvalendosi degli istituti consentiti dalla legge, con il comune di Monte Sant’Angelo”.
FOCUS BONIFICA EX ENICHEM
Qui SIN Manfredonia: la vera “discarica” è il mare? (a cura di Giuseppe Di Munno)
Mantova, riunione sindaci SIN: “Riccardi: bonificare ‘piscina Marchesi’”(VD)
Ministro Orlando a Syndial: intervenire con urgenza per discarica
Bonifica ex Enichem, Di Iasio a Riccardi: serve unità d’intenti
g.defilippo@statoquotidiano.it
VIDEO – 10.08.2012
Manfredonia, impianto depurazione Syndial; dal trattamento dei reflui allo scarico in mare (stato@archivio)
…sul finire degli anni 80 il presidente Marasco denunciò l’inquinamento che provocava l’Enichem alla pretura di Monte Sant’Angelo!Ecco un altro caso dove il presidente non ha mai visto riconoscersi il merito di aver fermato questo genocidio di massa ke provocava l’ex Enichem.
Torna in campo presidente e avrai il nostro PIENO e INCONDIZIONATO sostegno!
Marasco For Sindaco —- ,e dopa la frutta,cosa ci sarà il dolce?
dopo il dolce ce l’amaro
Pover …a nej.
Quello che è stato sempre denunciato finalmente viene a … galla.
mah MAH MAH MAH MAH MAH MAH MAH domandatevi: chi è quello che ora lavora all’asl con compiti di sorveglianza al terriotrio ed era ex medico aziendale del’enichem?
datevi una risposta politica (diritto di critica,ndr)
Ai movimenti del no questa questa e una delle questioni da affrontare con serietà arsenico e metalli pesanti nel nostro mare
MODERAZIONE, grazie, Red.Stato
e cosa potrebbe esserci dopo tanto sversamento di veleni i lingotti d’oro?
ahha caro ceunsolocapitano mai senito parlare di speculazione edilizia? Bonifichi e poi costruisci. Se hanno venduto quelle case con — multiproprietà vicino la birreria, figurati nuove case sul mare…dei —
Ecco perchè ci mettono le pale eoliche…. ormai è tutto pregiudicato…. vuoi vedere che, alla fine, lo fanno per tutelarci la salute, nostra e dei tanti turisti che vanno alla ricerca di posti inquinati… viva l’ipotetico turista ignaro che sceglierà la nostra costa, il nostro mare, la nostra aria, le nostre….pure bellezze.
anni 80 mi ai letto nel pensiero
sempre vigile ai dimenticato che le pale funzioneranno da ventilatori cosi i turisti avranno aria fresca (che vantaggio x chi abita in zona risparmiera i condizionatori)
Io so che negli anni 80 si moriva di tumore e dopo la chiusura della famigerata Enichen—– Era meglio morire a stomaco pieno credo!!
ora capisco perchè il porto turistico è senza barche.
ma chi ci viene in un mare (bisogna attendere la pubblicazione delle relazioni,ndr)
Dalla chiusura dell’Enichem,a Manfredonia si parla e scrive,di bonifiche completate e di soldi che arrivano a pioggia.Mi chiedo e chiedo:La Bonifica è avvenuta,seriamente o all’italiana maniera?Dei camion,famigerati che hanno fatto la spola tra l’Enichem e la Zona Algesiro,per intenderci quella Zona che è stata riempita alle spalle del Cimitero e su cui l’Ammininistrazione Campo ha consentito l’installazione delle famigerate pensiline e la costruzione di “lussuose”palazzine,non se ne parla mai ed i testimoni sono tanti:Tutti sanno e nessuno parla!Praticamente,le Zone Enicheme bonificate hanno sversato il loro materiale dalla periferia al Centro della città;Si è accontentata la popolazione!un poco per ciascuno…. fa male a tutti(non fa male a nessuno!).Altri soldi;altre bonifiche ed altri arricchimenti illeciti!Tanto….in qualche maniera bisogna pur morire!Solo che ,per chi fa speculazione si morirà a pancia piena e per i poveri stronzi a pancia vuota:Nessuno dei nostri amministratori ,opposizione compresa,fino ad oggi,nonostante le voci,ha Mai smentito quanto avvenuto in quella zona.
E come ve la siete goduta la Cassa Integrazione e i premi di buon’uscita!!!!!!Come vi è piaciuto votare gli amici amministratori che vi davano il POSTO nelle aziende finanziate. Come vi è piaciuto fare le assenze al lavoro con i falsi certificati per fare i fatti vostri. Mo’ siete tutti ambientalisti. Che vi Hanno promesso qualche altra regalia? Le pale eoliche se si dovessero realizzare senza cambiare i vostri/nostri dirigenti, saranno un’altra ottima soluzione che però fallirà. Vedrete popolo di lavoratori ricercatori di POSTO Fisso a stipendio.
Gli stranieri consultano molto di piu le carte sull’inquinamento. conoscono siti italiani dove vengono riferiti i minimi dettagli delle coste, acque, SERVIZI nel dettaglio. Non credete agli UOMINI DEI SOGNI (avete visto il film di Castellitto? ) ognuno deve usare il cervello e pensare pensare e poi agire agire agire
Quando ci muoviamo,quando agiamo,quando facciamo rumore????
Quando????????
Giungo da poco in questo sito e leggendo i Vostri commenti mi chiedo, da cittadino della montagna e del mare. “Siamo” nati con l’Enichem che dava soldi a tutti e buoni stipendi, venne chiusa per inquinamento. Ma l’economia circolava. Siamo diventati giovani d’oggi e ci hanno promesso il pacchetto Manfredonia Sviluppo, ( nu pacc’ alla partenza). Ora una ad una le ditte , dopo aver ripulito i soldi dello Stato vanno via (molti falsi fallimenti). Nasce il porto turistico che nn partirà MAI. Bonificano da una vita la zona Ex Enichem, ma l’inquinamento è sempre lì.I pali del porto industriale fatti di Amianto sono buoni per le cure termali estive. La città di Manfredonia che è una grande contenitrice di coperture di Amianto, non si sforza di rimuoverlo con decreti urgenti. Rischi di allagamenti (vedi mappa S.I.T. Puglia) e si continua a costruire sulle zone “rosse”. Canali che non si puliscono a meno chè non piova.
Una sola domanda: Volete il lavoro, volete la salute, volete la tutela dell’ambiente, volete risparmiare e soprattutto volete vivere. Ci sono migliaia di progetti, squoteteVi !!!
Ci sono centinaia di posti di lavoro e nessuno parte.
Ah, se potessi…..