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Manfredonia, in che “stato” è la Biblioteca comunale? Numeri e opinioni

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Febbraio 2016
Cultura // Manfredonia //

Manfredonia. Un diffuso malcontento sembra essersi appropriato dei manfredoniani a proposito della struttura pubblica dedicata allo studio: la mancanza di un collegamento a internet, l’inefficienza di cure manutentive della struttura nel suo complesso, lo scarso apporto di nuovi testi e le difficoltà di consultazione dei vecchi, oltre ad una diffusa maleducazione degli utenti, sono le argomentazioni principali di alcuni fruitori. La condivisione dei propri pensieri sui social hanno poi alimentato diverse polemiche riguardanti la Biblioteca. Nessun luogo pubblico è al riparo da critiche, proposte di miglioramento (pur se velate) e soprattutto dalla mancanza di rispetto degli stessi utenti. Tuttavia, la Bilioteca sembra essere frequentata soprattutto da giovani che vi si recano per studiare, presentare un buon livello di pulizia degli ambienti e un’ampia collezione di testi consultabili. Una buona media, di cui tenere conto, rispetto ad altre realtà. Su quanto di vero ci sia nell’insoddisfazione popolare, in che stato vige la struttura della Biblioteca e che apporto offra alla cultura di Manfredonia, in termini tecnici e con i numeri alla mano, ha gentilmente accettato di rispondere la Dottoressa Maria Sipontina Ciuffreda, Direttrice della Bilioteca comunale.

Quanti testi sono attualmente in possesso della Biblioteca?
La Biblioteca comunale di Manfredonia possiede un patrimonio librario pari a circa 45 mila volumi, con i suoi fondi antichi e speciali, in gran parte provenienti da intellettuali, letterati e studiosi locali. E’ anche centro di documentazione della storia e della memoria del territorio.

Quali sono gli acquisti effettuati di recente?
Recentemente è stato acquisito il Fondo Serricchio, in fase di catalogazione, e la collezione bibliografica dello studio privato del Prof. Michele Melillo, costituita da 185 volumi di cui 112 libri antichi e 73 successivi al 1830. Quest’ultima donazione ha notevolmente arricchito il prestigioso patrimonio del fondo antico che comprende oggi complessivamente 250 volumi, di cui 11 incunaboli e 89 cinquecentine.

Quali ambiti di conoscenza sono stati presi in considerazione per l’acquisizione dei testi?
Nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro in materia di beni ed attività culturali per il territorio della Regione Puglia in associazione con la Biblioteca Provinciale di Foggia è stato possibile procedere all’incremento del patrimonio librario di circa 400 volumi (di cui 30 in lingua originale) per la sezione adulti e di circa 700 volumi per la sezione bambini/ragazzi.

Quali sono i criteri di scelta per l’acquisizione dei nuovi testi?
La scelta dei testi, operata di concerto con la Biblioteca Provinciale, è stata effettuata seguendo le regole di buona prassi in uso che prevedono l’analisi dei materiali presenti in ciascuna classe di CDD, e quindi acquisti finalizzati a colmare, nei limiti della disponibilità finanziaria, le lacune evidenti e rispondere alle esigenze diversificate dell’utenza.

Da Direttrice, ritiene che la nostra Bilioteca si collochi adeguatamente nella rete territoriale ? In quale modo?
La biblioteca è parte del Sistema Bibliotecario Provinciale, rete tra le biblioteche pubbliche e private della provincia di Foggia, mirante a facilitare e potenziare l’accesso di tutti i cittadini all’informazione bibliografica, attraverso l’allestimento di un catalogo collettivo consultabile mediante strumenti telematici, che aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale.

La Biblioteca ha mai posseduto o possiede un accesso a internet?
La biblioteca dispone di due accessi a internet mediante un servizio a pagamento e sono in corso le procedure per l’attivazione della rete wi-fi.

Si prevede l’apertura ad altre attività? Se si, quali?
Fra i servizi e le attività offerte ci sono il catalogo collettivo provinciale e il servizio di prestito interbibliotecario, con l’obiettivo di sviluppare, attraverso la cooperazione, servizi di lettura, informazione e documentazione sempre più adeguati ai bisogni dei cittadini e del territorio. L’accesso alla biblioteca e ai suoi servizi, sia in orario antimeridiano che pomeridiano (dal lunedi al venerdi), è libero e gratuito. Per usufruire di alcuni servizi, come il prestito e l’accesso alla Mediateca è necessario essere iscritti (l’iscrizione è gratuita).

Alcune segnalazioni riguardano lo stato attuale del pavimento del corridoio e di alcune altre strutture: cosa può dichiarare a riguardo? Quali misure si intende prendere per la manutenzione della struttura?
In riferimento alla struttura, appare fisiologica l’esigenza di manutenzione straordinaria di un immobile inaugurato oltre quindici anni fa, di notevoli dimensioni oltre che di grande prestigio. A tal fine l’Ufficio Lavori Pubblici e Patrimonio Storico, ha elaborato, a seguito di numerosi sopralluoghi, un progetto complessivo – per un importo di circa 100 mila euro – per il ripristino zona pavimentale del corridoio (ala ovest), manutenzione straordinaria infissi e tetto Auditorium. Trattandosi di edificio vincolato, la manutenzione straordinaria è soggetta al parere della Sovrintendenza ai Beni Archeologica e, nel mese di dicembre 2015 nel corso di un incontro con il RUP sono stati definiti gli ultimi aggiornamenti del progetto al fine di procedere all’affidamento dei lavori che dovrebbero concludersi entro il corrente anno.

(A cura di Antonella Attanasio – antonellattanasio84@gmail.com)

5 commenti su "Manfredonia, in che “stato” è la Biblioteca comunale? Numeri e opinioni"

  1. Penso che la biblioteca di Manfredonia sia vista dalla maggior parte degli utenti, che magari non possono farlo a casa, come un posto comodo per studiare! In effetti a me sembra solo questo! Invece dovrebbe essere anche e soprattutto un centro propulsore di cultura: perché non istituire gruppi di lettura pubblici,discussioni, campagne del tipo “dona un libro alla biblioteca”. Le cose che si potrebbero fare sono tante, ma purtroppo a Manfredonia “c’è gente che non può mangiare e tu pensi alla biblioteca?” Si, penso alla biblioteca perché senza Cultura con la C maiuscola, la gente “che non può mangiare” sarà sempre di più! Avremo anche incunaboli e cinquecentine, ma se non spiegate alla gente cos’è un incunabolo, staranno li solo ad impolverarsi. Basterebbe poco x valorizzare ciò che di buono abbiamo, e non si spenderebbe nemmeno tanto, la biblioteca di personale ne ha da vendere. Peccato che alcuni (non tutti) dei bibliotecari non sanno nemmeno chi sia Italo Svevo e se ti presenti alle 12 in cerca di un libro, oltre a non saperti aiutare a trovarlo, quasi ti linciano perché “stanno chiudendo” (orario chiusura 12.30)

  2. basta guardare quelli ci ci lavorano!..se li chiedi un favore ti fanno anche la faccia scocciata!Perchè poverini lavorano molto quido sono stanchi e stressati,ma giustamente hanno il “posto fisso” che c …. gli inporta ormai

  3. La biblioteca è sicuramente un luogo di cultura, direi una sentinella contro l’ignoranza diffusa. Devo ammettere che non la frequento da anni e quindi presto ci farò un salto.
    Malcontento per la connessione internet a pagamento mi sembra giusto, un servizio gratuito in una biblioteca pubblica dev’essere garantito. Sulla maleducazione dei”fannulloni” da licenziare c’è poco da dire, ognuno può scaricare sugli “altri fannulloni” il suo malessere.

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