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CINEMA Abel Ferrara: “Mi ha colpito il fatto che Padre Pio sia considerato un Cristo italiano”

Lo racconta Abel Ferrara parlando del suo film "Padre Pio", presentato alle Giornate degli Autori a Venezia. Il film è oggi al 70° Taormina Film Festival e sarà nelle sale dal 18 luglio.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Luglio 2024
Cinema // Gargano //

“Mi ha colpito il fatto che Padre Pio sia considerato un secondo Cristo, un Cristo italiano. È un Santo, un eroe popolare spesso rappresentato come un Dio, ma allo stesso tempo è così contemporaneo.

Abbiamo iniziato le ricerche immergendoci nel personaggio, proprio come avevamo fatto con Pasolini. Abbiamo letto i suoi libri, le sue bellissime lettere, esplorando la sua vita e il suo grande carisma”, racconta Abel Ferrara del suo film “Padre Pio”. Presentato alle Giornate degli Autori a Venezia, il film è oggi al 70° Taormina Film Festival e sarà nelle sale dal 18 luglio.

Era inevitabile che Ferrara, regista noto per “Il cattivo tenente” e la trilogia del peccato e della redenzione, da sempre affascinato da chi vive ai margini, realizzasse un film sulla santità, ma una santità complessa, piena di ostacoli e sospetti, come quella di Padre Pio.

Il Santo delle stigmate, interpretato da Shia LaBeouf, un attore problematico e in piena crisi mistica, ha trovato in questo ruolo la sua conversione al cattolicesimo, nonostante le sue radici ebraiche e cristiane.

Ambientato nel 1920, il film di Ferrara racconta anche gli eventi sanguinosi e poco noti di San Giovanni Rotondo dell’ottobre dello stesso anno. In questo paesino dominato da preti e proprietari terrieri, le prime elezioni vinte dalla sinistra furono negate dalla destra, provocando una strage di tredici persone, una sorta di anticipazione del fascismo a venire.

Lo riporta Ansa.it

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