Per l’anno scolastico 2025/2026, diciotto scuole in Puglia dovranno essere accorpate. Questo accorpamento comprende quattro istituti come previsto dal piano ministeriale e altri quattordici che, pur essendo stati salvaguardati l’anno scorso, perderanno comunque la loro autonomia entro il 2026. Si prevede che dieci di queste scuole saranno istituti superiori e otto del primo ciclo. Tuttavia, i nomi specifici degli istituti non sono ancora stati definiti, sebbene alcune ipotesi siano già in circolazione.
“La regione non ha ancora individuato le scuole, ma ci ha fornito una serie di criteri”, ha spiegato Ezio Falco, segretario generale della Flc Cgil Puglia, suggerendo quali potrebbero essere le decisioni future. Dettaglia uno dei criteri: “Un criterio è completare l’accorpamento di scuole medie con elementari e infanzia. L’Amedeo D’Aosta e la Carducci a Bari potrebbero essere associate ad altri istituti. Un altro criterio è basato sul rapporto tra il numero di alunni per scuola”. Secondo questo rapporto, nessun istituto secondario di secondo grado di Bari dovrebbe essere coinvolto, poiché il numero di studenti è elevato. Tuttavia, il sindacato ha espresso preoccupazioni riguardo a questo approccio numerico.
“Si rischia di tagliare troppo sugli istituti di primo grado, una fase delicata per l’età degli studenti, soprattutto considerando che l’anno scorso il dimensionamento ha riguardato quasi esclusivamente le scuole del primo ciclo”, ha aggiunto Falco. La regione Puglia, basandosi sui parametri stabiliti dal decreto ministeriale, dovrà completare il dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2025/26 entro il 30 novembre 2024, prevedendo un totale di 565 scuole.
Anche la posizione della Uil Scuola Puglia è stata chiara al tavolo regionale: “Nessuna riduzione di autonomie e forte protesta nei confronti del governo nazionale”, ha dichiarato il segretario generale Gianni Verga. In una nota, Verga ha presentato una possibile proiezione degli accorpamenti a livello regionale: per il primo grado di istruzione, 4 in provincia di Bari, 3 nella Bat, 1 a Foggia e 1 a Lecce. Per il secondo ciclo d’istruzione, i tagli riguarderebbero 2 scuole nella provincia Bat, 1 a Brindisi, 4 a Foggia e 2 a Lecce. Tuttavia, le decisioni definitive sono ancora da prendere.
Lo riporta Repubblica.it