Foggia, 15 ottobre 2019. Sono numerose le ipotesi, nessuna confermata come quella principale, per motivare il gesto di Ciro Curcelli, l’agente della polizia penitenziaria che, nella notte del 12 ottobre 2019, ha ucciso la moglie e le sue 2 figlie minori.
Come già riportato, è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri l’abitazione dei Curcelli. Davanti al cancello di via Guerrieri sono stati lasciati fiori e candele. Campeggia il manifesto funebre con i nomi e i volti delle quattro vittime.
Il giorno dei funerali non è stato ancora stabilito, forse domani, mercoledì 16 ottobre, si legge su alcune bacheche facebook di residenti ad Orta Nova, ma non c’è alcuna conferma. Quel giorno, come annunciato dal sindaco Mimmo Lasorsa, sarà proclamato il lutto cittadino.
Nelle ultime ore i Carabinieri di Foggia hanno ascoltato il maggiore dei figlio di Ciro Curcelli, Antonio, che vive e lavora a Ravenna. Il giovane ha continuato a ribadire-riporta il sito Penitenziaria.it– “di non aver mai sospettato nulla e di non aver mai percepito alcun turbamento in casa”.
VIDEO SERVIZIO RAI – STRAGE ORTA NOVA
Intanto i militari continuano a scavare a fondo nella vita del 53enne di Orta Nova, assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Foggia.
“Nelle prossime ore, infatti, saranno acquisiti i tabulati telefonici del cellulare dell’uomo per cercare di capire le cause che lo hanno portato a compiere la strage”.
Le salme della moglie e dell’uomo erano state portate all’obitorio di Foggia, mentre quelle delle due figlie, Miriana e Valentina, a San Giovanni Rotondo.
focus statoquotidiano.it
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