Foggia, 16 settembre 2020. Ma quanti voti servono per esser eletti al consiglio regionale? Dipende da chi vince, dall’affluenza, dalla forza trainante delle liste nelle varie circoscrizioni. Nel 2015 i consiglieri che su 50 scattarono dalla provincia di Foggia ottennero fra 11mila (e oltre) e 4 mila voti. Nelle variabili, gli staff elettorali considerano il periodo in cui ci si recherà alle urne, a settembre come non mai, l’emergenza Covid, la campagna elettorale di ricerca dell’elettore in spiaggia o al mare (seguendo i suoi spostamenti estivi prima di giocarla definitivamente al ritorno dalle ferie), le difficoltà a ricevere alcune informazioni dagli uffici dove sono in corso le sanificazioni, le regole anti-assembramento. Dalla Capitanata circa 200 candidati in corsa verso le regionali di settembre
Alcuni concorrenti sono, almeno nei pronostici, più favoriti rispetto ad altri perché già protagonisti alle regionali nel 2015, consiglieri uscenti e ricandidati. Sono 7 in tutto: Campo, Piemontese, Barone, De Leonardis, Gatta, Cera e Di Gioia, ma ritroviamo molti altri nomi che hanno già preso parte alla scorsa competizione ed esperti di campagna elettorale per le regionali.
Nella lista del Pd, regionali 2015, l’assessore al bilancio, consigliere regionale uscente Raffaele Piemontese ottenne più di 11mila voti. A duellare con Raffaele Fitto e con le sue dichiarazioni su agricoltura, infrastrutture e aeroporto, è stato più lui in queste settimane, che lo stesso Emiliano.
Paolo Campo, capogruppo Pd in consiglio regionale, staccò di poco il numero 1 della lista con 9.400 voti. A Manfredonia ha catalizzato il consenso dei gruppi storici ritessendo amicizie e storiche militanze, tranne che con Riccardi, ma la battaglia nel centrosinistra è comune. A Matteo Masciale, da S. Giovanni Rotondo, non riuscì l’impresa 5 anni fa con 3.500 voti. Ci riprova fra qualche giorno. Della lista Pd alle scorse regionali faceva parte Patrizia Lusi, che quest’anno compete nella civica “Con” di Emiliano. Risultato del 2015, circa 2000 voti. Nel Pd furono eletti Piemontese e Campo.
Leo Di Gioia oggi si candida con Forza Italia, nel 2015 era con ‘Emiliano sindaco di Puglia’, primo degli eletti con 9330 voti. E’ stato assessore all’agricoltura. Sergio Clemente concorse nella stessa civica, conquistò 5.300 preferenze ma per lui non scattò il seggio. Si ricandida con i Popolari di Cassano.
Napoleone Cera e Anna Rita Palmieri scesero in campo nella lista dei Popolari con Emiliano. Il primo con 4.000 voti divenne consigliere regionale, la seconda, con 2300 voti, non ci riuscì. Oggi Cera è in Fi e Palmieri nel Pd.
Pino Lonigro era con ‘Noi a sinistra per la Puglia’, non scattò per lui il seggio nonostante i 4mila voti, una questione che ha visto le sue fasi di ricorsi e controricorsi. E’ candidato in ‘Senso civico un nuovo Ulivo per la Puglia’.
Nel centrodestra Giandiego Gatta, consigliere regionale uscente, fu primo degli eletti in Fi con oltre 9mila voti. A Luigi Miranda, con 5mila preferenze, non riuscì il risultato. Entrambi sono ricandidati, il primo sempre in Fi, il secondo nella Lega.
Fra i leghisti della prima ora di ‘Noi con Salvini’ (questo il nome del partito nel 2015) abbiamo Roberto Fanelli che portò in dote alla diffusione della Lega al sud più di mille voti. Si candida con Italia Viva. In ‘Noi con Salvini’ concorreva anche Maddalena Di Natale, nel 2015 ottenne quasi 900 voti. Si candida con la Lega.
Nel M5s Rosa Barone è consigliere regionale uscente, eletta con più di 5mila voti. Con lei, della lista presentata 5 anni fa, è rimasta Grazia Manna, che raccolse quasi mille voti. Per il resto la squadra grillina candidata alle regionali è completamente nuova, nessuno fra quelli che pure fecero un buon risultato hanno pensato di riproporsi.
Il centrodestra si presentò diviso il 31 maggio di 5 anni fa, diciamo che ha perso un giro elettorale e che Emiliano ebbe la strada spianata in quella circostanza. Raffaele Fitto ha ribadito, nella sua campagna di questi mesi, l’importanza dell’unità, dati i numerosi strappi prima con Berlusconi e poi con Salvini nei tavoli preparatori del candidato. Ricostruire la coalizione è stato il primo punto.
Vediamo chi sono i candidati ritrovati dal 2015.
Giannicola De Leonardis, consigliere regionale uscente. In quello che fu il ‘Movimento politico Schittulli’ si classificò al primo posto con quasi 6mila voti, Paolo Dell’Erba ne totalizzò quasi 4mila, fu eletto solo 1. Ci riprovano entrambi, in Fdi, De Leonardis, ne ‘La Puglia domani’ Dell’Erba.
Della lista ‘Oltre con Fitto’ facevano parte Antonio Giannatempo (2800 voti) e Giuseppe Pica (1700 voti). Nessuno dei due fu eletto, si ripresentano in Fdi.
Sono 7 i consiglieri regionali uscenti così suddivisi nelle liste 2020: Raffaele Piemontese, Paolo Campo (centrosinistra), Giandiego Gatta, Napoleone Cera, Giannicola De Leonardis, Leo Di Gioia (centrodestra), Rosa Barone (M5s).
La grande battaglia elettorale si gioca su Foggia, che ha 147 seggi elettorali su 700 di tutta la provincia. Dal capoluogo concorrono 10 consiglieri comunali, dirigenti di partito, ex consigielri e assessori. Sono 30 i candidati che da Foggia si preparano alla sfida per le regionali Complessivamente, si tratta di valutare il peso di alcuni spostamenti da una lista all’altra, i protagonisti di spicco che c’erano nel 2015 e non partecipano direttamente, per esempio Pippo Liscio a Cerignola e di Gigi Damone a S. Severo, e come si sia riusciti a trovare nuove e significative rappresentanze, dai partiti e dalla società civile. Il Pd, oltre ai nomi di spicco, ha scommesso su candidature rappresentative di pezzi di territorio pescando fra le sue fila, mentre i civici slittano sempre di più verso una struttura meno movimentistica e più organizzata. Insomma, civismo fase 2 e neo-civici trainati dal loro leader, Emiliano.
Nel centrodestra si metterà alla prova la Lega con i suoi nuovissimi e recenti assetti, e con l’adesione di Franco Landella e di 3 consiglieri comunali da Foggia, il vero colpo elettorale della stagione. Fdi da Foggia parte come forza collaudata e ben assestata, tanto da permettersi al suo interno confronti diretti. Forza Italia si appresta a sondare la forza di ben 3 consiglieri regionali uscenti, Gatta, Cera e Di Gioia che gareggiano nella stessa lista.
La ‘Puglia Domani’ di Fitto è una lista di consiglieri comunali, imprenditori, presidenti di agenzie legate al territorio ben organizzata rispetto alla geografia di città e provincia. La valutazione complessiva, in un rimescolamento di candidati che riguarda più il centrodestra che il centrosinistra in questa fase – vista anche la volatilità delle aggregazioni nel 2015, e per lo più all’interno della coalizione- riguarda la capacità aggregativa dei singoli partiti e come gli addii a un gruppo siano stati compensati da nuovi arrivi. La sfida è con il centrosinistra che governa da 15 anni, ma, certo, anche per la leadership del centrodestra.
Paola Lucino, 16 settembre 2020