ROMA – Dal taglio del canone Rai alla riduzione delle tasse in busta paga, dalle decontribuzioni per le mamme lavoratrici alle agevolazioni per le imprese che non delocalizzano.
Il governo vara la manovra di Bilancio da quasi 28 miliardi, se si considerano anche le misure dei decreti legislativi, primo step della riforma fiscale. Nel ddl anche le risorse per il Ponte sullo Stretto, il rinnovo dei contratti della pa e la stretta all’anticipo pensionistico con la nuova Quota 104.
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Taglio cuneo
Circa dieci miliardi della manovra sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro). La misura interessa circa 14 milioni di lavoratori che manterrà anche per il prossimo anno il beneficio medio in busta paga di 100 euro al mese.
Aliquote irpef e no tax area
La riforma delle aliquote Irpef prevede l’accorpamento delle prime due fasce (0-15mila al 23% e 15-28mila al 23%) al 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro l’anno. La misura è finanziata in manovra con 4,3 miliardi. La contemporanea applicazione della riduzione del cuneo contributivo e della nuova aliquota Irpef avrà l’effetto di rafforzare le buste paga dei lavoratori dipendenti fino 1.298 euro annui (per 27.500 euro lordi annui). Con il decreto viene anche innalzata la no tax area per i lavoratori dipendenti a 8500 euro.
Confermata detassazione fringe
In manovra confermata la detassazione dei premi produttività al 5% e la soglia fino a 2 mila euro dei fringe benefit per i lavoratori con figli a carico, fino a 1000 euro per tutti gli altri (si potranno utilizzare anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa).
Meno tasse se assumi
Salgono al 20% le deduzioni fiscali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Lo sconto è superiore al 20% per l’assunzione a tempo determinato di lavoratori svantaggiati, disabili, donne con almeno due figli minorenni o disoccupate, giovani, lavoratori del Sud ed ex Rdc.
Credito imposta imprese sud
Per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito di imposta per coloro che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno, vengono stanziati 1,8 miliardi nel 2024 ai quali si aggiungono le risorse per contratti di sviluppo, nuova Sabatini e contratti di sviluppo (300 mln).
Famiglie e bonus natalità
In favore delle famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Tra le misure, confermata la carta ‘Dedicata a te’ nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024 e si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro. Decontribuzione per le mamme lavoratrici per un anno se ha due figli entro i 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.
Global minimum tax
Dal 1 gennaio 2024 prevista l’entrata in vigore della global minimum tax al 15% per i gruppi multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro.
Agevolazioni se impresa rientra in Italia
Alle imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia sarà riconosciuta una riduzione del 50% delle imposte sui redditi nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento e per i 5 anni successivi. Per evitare delocalizzazioni, l’impresa dovrà restituire quanto ricevuto, pagando anche gli interessi, se decide di trasferire l’attività in un altro Stato durante il periodo in cui beneficia dell’agevolazione e nei successivi 5 anni.
Agevolazioni rientro cervelli
Dal 2024 sarà riconosciuto un nuovo regime agevolato per i lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia per un massimo di 5 anni. Potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50%, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro. L’agevolazione andrà restituita con interessi se non mantengono la residenza fiscale nei 5 anni.
Ponte sullo Stretto
La manovra assicura inoltre le risorse necessarie per la realizzazione del Ponte sullo stretto 12 miliardi in un orizzonte pluriennale e con quote crescenti.
Pensioni, spunta quota 104
Modifiche per l’Ape con l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini rispetto alla legislazione vigente e con requisiti diversi per le donne, e quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere a lavoro (quali il cd. Bonus Maroni).
Per il 2024 rimodulato il meccanismo di indicizzazione delle pensioni all’inflazione in vigore lo scorso anno, che tutela le pensioni più basse. Inoltre grazie anche alla riforma delle aliquote Irpef i pensionati potranno avere benefici fino a 1.279 euro annui (reddito da pensione intorno a 28 mila euro).
Rinnovo contratti Pa
Cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.
Indennità 550 euro una tantum per part time ciclico
Indennità di 550 euro una tantum per il 2023 per i lavoratori con contratti di part time ciclico. Per avere diritto a questa indennità che potrà essere elargita solo una volta allo stesso dipendente, si devono far valere i periodi non lavorati pari ad un mese in via continuativa e complessivamente, nell’arco dell’intero 2022, non inferiori alle sette settimane e non superiori a venti settimane dovute alla sospensione ciclica della prestazione. Alla data della domanda i lavoratori, inoltre, non siano titolari di un altro rapporto di lavoro dipendente ovvero percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) o di un trattamento pensionistico, si legge ancora.
”Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del servizio sanitario nazionale, versando un contributo di 2.000 euro annui”. Il Mef comunica, in una nota, che la misura è contenuta nella legge di bilancio 2024. L’importo del contributo ”è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari”.
Lo riporta l’agenzia Adnkronos.