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POLITICA Bufera Andrea Delmastro: “Non lasciamo respirare chi è dietro quel vetro”

Queste le parole pronunciate dal sottosegretario alla Giustizia durante la presentazione a Roma di un nuovo mezzo blindato per il trasporto di detenuti in regime di 41 bis

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
16 Novembre 2024
Live // Politica //

“Non lasciamo respirare chi è dietro quel vetro.” Queste parole, pronunciate dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro durante la presentazione a Roma di un nuovo mezzo blindato per il trasporto di detenuti in regime di 41 bis e alta sicurezza, hanno sollevato una tempesta di polemiche politiche. La frase, ritenuta da molti inaccettabile, è stata pronunciata in un evento dedicato alla polizia penitenziaria, dove Delmastro ha descritto il veicolo come simbolo del rigore dello Stato nei confronti dei detenuti più pericolosi.

Le parole del sottosegretario
“È per il sottoscritto un’intima gioia l’idea di veder sfilare questo potente mezzo che dà prestigio, con sopra il Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria, e far sapere ai cittadini come noi sappiamo trattare e incalziamo chi sta dietro quel vetro, non lasciandolo respirare,” ha dichiarato Delmastro. Ha poi aggiunto che, secondo lui, questa visione sarebbe motivo di orgoglio anche per chi sceglie di servire lo Stato indossando la divisa della polizia penitenziaria.

Le reazioni dell’opposizione
Le dichiarazioni hanno scatenato una pioggia di critiche, con numerosi esponenti politici che chiedono le dimissioni immediate del sottosegretario. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è stato tra i primi a intervenire: “Il giorno in cui Delmastro si vergognerà sarà comunque troppo tardi. Queste parole sono vergognose, orribili, indegne di chi dovrebbe rispettare la Costituzione e lo Stato di diritto. Si dimetta subito.”

Anche Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha condannato fermamente l’intervento: “Trovo raccapricciante che un sottosegretario provi gioia nel non far respirare chi è dietro il vetro di un’auto della polizia penitenziaria. È un chiaro riferimento alla violenza e alla tortura. Frasi di questo tipo non possono essere tollerate da chi ricopre ruoli istituzionali.”

Michela Di Biase, deputata del Partito Democratico e componente della Commissione Giustizia, ha attaccato il governo: “Queste dichiarazioni rivelano l’ossessione repressiva di un esecutivo incapace di affrontare il dramma delle carceri, dove i suicidi hanno raggiunto livelli record. La presidente Meloni chiarisca se Delmastro e le sue idee sono compatibili con il suo governo.”

Riccardo Magi, segretario di Più Europa, ha definito le parole di Delmastro “indecenti e degne di un regime autoritario.” Ha poi sottolineato: “Con 80 suicidi in carcere quest’anno, Delmastro dimostra tutta la sua inadeguatezza. Mi chiedo che fine abbiano fatto i garanti del diritto che dalla destra pontificano sul garantismo.”

Il commento dell’ANPI
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) ha usato parole durissime: “Per Andrea Delmastro l’idea di non lasciar respirare i detenuti è una ‘gioia intima’. Un uomo in preda a deliri da macellaio sadico non può restare sottosegretario alla giustizia. Crede di stare nel Cile di Pinochet. Fuori Delmastro dalle istituzioni repubblicane.”

Una questione aperta
Le polemiche attorno alle parole di Delmastro non sembrano destinate a placarsi presto. In un contesto in cui il sistema carcerario italiano affronta gravi problemi, queste dichiarazioni hanno riacceso il dibattito sulla gestione delle carceri e sul rispetto dei diritti fondamentali anche per i detenuti.

Lo riporta TGCOM24.

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