Punti nascita: ASL Foggia festeggia i 500 parti di San Severo e Cerignola
Importante traguardo raggiunto dai punti nascita della ASL Foggia: le strutture di Ginecologia dei Presidi Ospedalieri di San Severo e Cerignola chiudono il 2024 superando la soglia dei 500 parti, obiettivo stabilito dagli standard ministeriali.
I dettagli saranno presentati in conferenza stampa il 17 dicembre 2024, alle ore 10.00, presso la sala conferenze della ASL Foggia. Sarà l’occasione per approfondire il lavoro svolto e condividere i dati che evidenziano il continuo miglioramento della qualità assistenziale nei nostri presidi ospedalieri.
Nel corso dell’evento, oltre alla presentazione dei risultati relativi ai punti nascita, verrà dedicato un momento di approfondimento agli screening oncologici esclusivamente rivolti alla salute femminile e all’incessante lavoro portato avanti dal C.Or.O., Centro di Orientamento Oncologico.
Verranno illustrati i progressi e le iniziative legate agli screening per la prevenzione del tumore mammario e del tumore della cervice uterina, strumenti fondamentali per garantire una diagnosi precoce e migliorare le prospettive di cura.
IL PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE SAN CAMILLO DI MANFREDONIA
Punto Nascita dell’Ospedale “San Camillo de Lellis” di Manfredonia ha rappresentato per anni un riferimento fondamentale per le future madri della città e delle aree circostanti. Tuttavia, nel corso del tempo, ha affrontato sfide significative che hanno portato alla sua chiusura. Nel 2013, il reparto non raggiungeva il minimo di 500 parti annui richiesto dalle normative dell’epoca, registrando un numero inferiore a tale soglia. Nel 2014, questo limite è stato elevato a 1.000 parti annui, rendendo ancora più difficile per il Punto Nascita di Manfredonia soddisfare i requisiti necessari per la sua operatività.
Oltre alla questione dei numeri, il reparto affrontava problemi legati all’inadeguatezza dei servizi. In particolare, i parti prematuri e altre situazioni critiche venivano spesso trasferiti alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, evidenziando la mancanza di un’adeguata neonatologia presso la struttura di Manfredonia.
Questa situazione ha suscitato preoccupazione e mobilitazione tra i cittadini. Nel gennaio 2014, sono state raccolte oltre 4.000 firme per salvaguardare i servizi dell’ospedale, con particolare attenzione al Punto Nascita. I cittadini temevano che la chiusura del reparto avrebbe costretto le future madri a rivolgersi agli ospedali di Foggia e San Giovanni Rotondo, già sovraccarichi, aumentando i rischi e i disagi per le partorienti.
Nonostante gli sforzi della comunità, il Punto Nascita è stato chiuso, riflettendo una tendenza più ampia di razionalizzazione dei servizi sanitari nella regione. Questa decisione ha avuto un impatto significativo sulla popolazione locale, costretta a percorrere distanze maggiori per accedere ai servizi di ostetricia e ginecologia.
Certo x favorire Cerignola è Sansevero è screditare il reparto di ginecologia dell’ ospedale di Manfredonia portando fino alla chiusura dello stesso reparto .Ma vergognatevi era un punto di riferimento x monte sant angelo – Zapponeta – Vieste – mattinata vergogna voi avete voluto la chiusura del reparto di ginecologia Emiliano ha voluto la a chiusura di detto reparto ma la colpa maggiore c’è la il popolo dj Manfredonia che pensa solo a se stesso è non è stato in grado di incatenarsi all ospedale di Manfredonia è lottare x non fare chiudere detto reparto di ginecologia certo perché qui si pensa la Mattina ha riempire i bar sfilata x il corso divertimento sempre festa ed il popolo che fa non lotta nemmeno x la mancanza di lavoro sto bene io che me ne frega di te Manfredonia il oeaese dei balocchi