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GESTIONE Castello di Manfredonia, lettori: “Un monumento semi abbandonato”

Il Castello di Manfredonia, una delle perle architettoniche della Puglia, è emblematico di una gestione che rasenta il disastro. E

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Giugno 2024
Manfredonia // Politica //

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Manfredonia. Il Castello di Manfredonia, una delle perle architettoniche della Puglia, è emblematico di una gestione che rasenta il disastro. Costruito nel XIII secolo e ampliato dagli Angioini e Aragonesi, il castello dovrebbe essere un fulcro della vita culturale della regione. Invece, è ridotto a una presenza evanescente, più chiuso che aperto, e spesso dimenticato anche dai suoi stessi custodi.

Una Fortezza Praticamente Inaccessibile
Le rare occasioni in cui il castello apre le sue porte sono poche e frammentarie. Non si può non notare che questa splendida struttura rimane chiusa per la maggior parte del tempo, negando ai cittadini e ai turisti l’opportunità di esplorare un pezzo fondamentale della storia locale. Un patrimonio di tale valore dovrebbe essere celebrato quotidianamente, non relegato a brevi e sporadiche apparizioni.

Eventi rari e mal gestiti.
Il castello, che dovrebbe brulicare di attività, ha ospitato solo rarissimi eventi nell’ultimo anno. Questo numero è tragicamente insufficiente per una struttura di tale importanza. Le poche manifestazioni organizzate sembrano più un tentativo di facciata per mascherare una gestione inefficace e priva di visione. È evidente che manca una strategia per trasformare il castello in un vero polo culturale .

La sua capacità di accoglienza ristretta a cosa è dovuta ?
La limitazione a un ridotto numero di visitatori non solo è poco pratica, ma anche scoraggiante. Invece di cercare soluzioni per accogliere più persone, si preferisce mantenere una capienza minima che sembra fatta apposta per allontanare i visitatori. Questa miopia gestionale non fa altro che contribuire all’abbandono e al declino del castello.

Cosa Fare?
Per risollevare le sorti del Castello di Manfredonia, un direttore degno di questo nome dovrebbe intraprendere azioni decise e innovative:
Aperture regolari e ampliate .Garantire un’apertura costante e prolungata, soprattutto durante i periodi di alta affluenza turistica.
Programmazione Intensa di Eventi:Pianificare una serie continua di eventi culturali, esposizioni temporanee e attività didattiche che coinvolgano la comunità locale e attirino visitatori da lontano.
Marketing aggressivo e collaborazioni;Investire in campagne di marketing efficaci e stabilire collaborazioni con altre istituzioni culturali per creare una rete di supporto e promozione reciproca.
Accessibilità e Innovazione Tecnologica:Espandere i progetti di digitalizzazione e migliorare l’accessibilità per tutti, rendendo il castello un esempio di inclusività e innovazione.
Aumento della Capacità di Accoglienza:Adottare misure pratiche per aumentare il numero di visitatori che possono essere accolti, senza compromettere la qualità dell’esperienza.

C’è un futuro da SCRIVERE

Il Castello di Manfredonia ha il potenziale per diventare un faro di cultura e storia, ma senza un cambio drastico di gestione, rischia di rimanere una magnificenza chiusa a chiave, dimenticata dalle istituzioni e dai cittadini. È ora che si agisca con determinazione per ridare vita a questo monumento, affinché possa finalmente essere apprezzato e vissuto da tutti.

5 commenti su "Castello di Manfredonia, lettori: “Un monumento semi abbandonato”"

  1. “La sua capacità di accoglienza ristretta a cosa è dovuta ?”

    Al fatto che la stragrande maggioranza dei dipendenti se n’è andata in pensione con quota 100 e non c’è stato il ricambio generazionale.
    Questo me lo disse 3 anni fa la guida del castello.
    Dipendono dalla soprintendenza, quindi sono loro che decidono tutto

  2. Ma se all’epoca noi Manfredonia ci siamo venduti macchia ai montanari per prenderci parte di bosco quarto per fare le castagne , poi ci siamo venduti il castello ai tarantini , ci siamo fatti fregare tutta l’area portuale dai baresi …. Noi Manfredoniani sia buoni solo a triticare , e fare bla, bla, … e basta !!!!!!

  3. Condivido in pieno quello detto da Maria.Noi di Manfredonia siamo buoni solo ha giudicare, non parliamo poi dei vari amministratori succeduti nei vari anni tutti fallimentare sia di destra che di sinistra.

  4. Ad aprile ho portato un gruppo di 20 amici ferraresi a visitare il castello. La faccio breve, 8 euro a testa con solo 3 sale aperte, le altre erano chiuse. C’era solo una guida nella sala delle stele a cui ho dovuto chiedere qualche cenno storico.. Stop. In biglietteria mi sono lamentato, “Non c’è personale” ci hanno risposto allargando le braccia. Si ma, i biglietti ce li avete fatti pagare sani sani…e poi con tutta la disoccupazione che c’è un giro, possibile che non si riesca a trovare nuovo personale? Che figura di mmmm….

  5. C’è poco da commentare.
    C’è una generale noncuranza della cosa pubblica e scarsa motivazione ad impegnarsi. Tutto ci e’ dovuto senza che facciamo niente per meritarcelo.
    E’ soprattutto una questione di educazione civica e poi assistenzialismo e bonus vari non aiutano mica.

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