Edizione n° 5549

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

PROSTITUZIONE Barletta: centro massaggi a luci rosse, due arresti

Servizi basati sul "grado di intimità" tra operatrice e cliente, con prestazioni gratuite per i clienti più fedeli, testimoniati da una carta punti.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Luglio 2024
Barletta // BAT //

Un presunto centro massaggi a Barletta offriva servizi basati sul “grado di intimità” tra operatrice e cliente, con prestazioni gratuite per i clienti più fedeli, testimoniati da una carta punti.

Le stanze, dipinte di rosso e dotate di oli profumati e luci soffuse, erano anche equipaggiate con cinghie e manette per i clienti più esigenti. La scoperta è stata fatta dalla Guardia di Finanza, che ha arrestato due persone con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

I due arrestati sono un uomo di 44 anni di Barletta, Giuseppe Gammarota, considerato il titolare del centro “Arte del benessere”, e una donna di 32 anni di Andria, Daniela Del Piano, che fungeva da segretaria. Gammarota è attualmente in carcere e il tribunale di Trani ha disposto il sequestro di beni a suo nome, tra cui conti correnti, l’immobile del centro, contanti e auto di lusso, per un valore complessivo di 500mila euro. Del Piano è agli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, hanno rivelato che i due indagati sfruttavano giovani donne italiane e straniere, impiegandole come prostitute e offrendo “trattamenti erotici con tariffe fino a 300 euro”. Il centro pubblicizzava i suoi servizi su Instagram e su siti come Happyending24 e Bakeca, con foto e video accompagnati da messaggi espliciti. Le prenotazioni avvenivano telefonicamente, con un’operatrice che descriveva i servizi in modo criptico.

I finanzieri hanno fermato uno dei clienti all’uscita del centro, confermando i sospetti degli investigatori. Il tariffario variava in base alla durata e alla modalità delle prestazioni offerte dalle cinque massaggiatrici impiegate in nero. Nel primo semestre del 2024, il giro d’affari accertato è stato di 312mila euro, mentre nel 2023 ha raggiunto i 624mila euro, con il 50% delle entrate destinato alle operatrici, come riportato nell’ordinanza della giudice per le indagini preliminari, Anna Lucia Altamura.

Tutte le attività del centro erano sotto la costante supervisione e controllo del titolare e amministratore.

Lo riporta Ansa.

Lascia un commento

“Il vero spirito di rivolta consiste nell'esigere la felicità qui, in questa vita.” (Henrik Johan Ibsen)

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.