Rimango in serenissima attesa di ricevere contezza di questi presunti debiti, riservandomi di adire le vie legali a tutela della mia onorabilità che non può essere scalfita da nessuno, tantomeno se parliamo proprio di un signor nessuno e del suo dominus di circostanza“.
L’ex presidente Di Benedetto: “Debiti? Basta menzogne da Manfredonia”
Manfredonia – A distanza di dieci giorni, è arrivata la replica dell’ex presidente del Manfredonia Calcio, Giuseppe Di Benedetto, alle dichiarazioni rese in data 6 ottobre e pubblicate sulla pagina Facebook della società, da Antonio Varraso, Direttore Generale del Manfredonia Calcio, in una intervista condotta dal responsabile della comunicazione della omonima società, Mario Ciampi.
Per inciso e testualmente, in quella intervista il D.G., aveva espressamente dichiarato: “C’è stato subito un esborso di liquidità per iscrivere la squadra al campionato ma abbiamo preso in carico tutta la debitoria lasciata dalla vecchia società, dal vecchio Presidente; una debitoria che in realtà non era manco quantificabile che poi man mano, più i giorni passano ed è aumentata ed ha fatto si che ha cambiato i nostri piani, i nostri progetti perché si era partiti da un budget e poi ci siamo ritrovati con bel altre cifre”.
Sibilline, in replica, le parole contenute su un comunicato apparso sul profilo personale Facebook di Giuseppe Di Benedetto, patron, quest’anno della Fidelis Andria, intitolato “Basta con menzogne da Manfredonia e dal seguente contenuto: “Prendo atto con sconcerto delle scellerate dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale del Manfredonia Calcio, tale Antonio Varraso, durante una conferenza stampa pubblicata sulla pagina Facebook del club in data 6 ottobre 2023.
Esterno tutto il mio disappunto al cospetto di farneticanti illazioni false e tendenziose su presunti debiti “non quantificabili” che “più giorni passano e più aumentano”, riferiti alla mia gestione che ha regalato a Manfredonia, in meno di un anno, il primo trofeo della sua storia, la Coppa Italia Eccellenza Puglia, e poi la entusiasmante promozione in serie D.
Rimango in serenissima attesa di ricevere contezza di questi presunti debiti, riservandomi di adire le vie legali a tutela della mia onorabilità che non può essere scalfita da nessuno, tantomeno se parliamo proprio di un signor nessuno e del suo dominus di circostanza“.
Rimango in serenissima attesa di ricevere contezza di questi presunti debiti, riservandomi di adire le vie legali a tutela della mia onorabilità che non può essere scalfita da nessuno, tantomeno se parliamo proprio di un signor nessuno e del suo dominus di circostanza“.
Una diatriba, insomma, che da quanto preannunciato potrebbe avere degli epiloghi giudiziari che vedrebbe come principale destinatario il Direttore Generale.
Quella del Direttore, è stata una premessa a più articolato discorso, riferita in primis alla
debitoria lasciata dall’ex Presidente, avente evidentemente come finalità, quella di edurre la tifoseria sul fatto che il budget economico, investito dalla società in estate per la costruzione della squadra è stato inevitabilmente ridotto proprio per far fronte ai debiti ricevuti in “eredità”.
Di conseguenza, non sarebbe stato possibile allestire un organico più competitivo che avrebbe comportato un maggior esborso economico, e questa sarebbe stata una delle probabili cause della deficitaria situazione di classifica.
Il comunicato dell’ex Presidente è stato accompagnato da diversi commenti offensivi indirizzati al Manfredonia Calcio e di solidarietà e sostegno all’ormai presidente della Fidelis Andria.
Quale sarà la risposta del Manfredonia Calcio, dimostrare carte alla mano che l’assunto del Direttore Generale corrisponde al vero o lascerà decantare la cosa evitando il proseguo di polemiche?
In attesa di eventuali comunicazioni, soprattutto in considerazione del delicato momento che la società sta attraversando, forse sarebbe stato il caso di evitare la pubblicazione di quelle dichiarazioni che logicamente, ed era prevedibile, avrebbero determinato una replica piccata dal destinatario, come in effetti è avvenuto oltre strascichi polemici e non solo di ogni genere.
Il Manfredonia Calcio ha bisogno assolutamente di silenzio, lavoro, concentrazione, unione intorno alla squadra, per cercare di risalire la china e tirarsi fuori da questo delicato e negativo momento.
Ggsè assalli jì ca quidde so quatte tagghjalarde