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FERRETTI “Una folla di circa 10mila persone ha gremito lo Zaccheria per l’ultimo saluto a Michele, Gaetano, Samuel”

A celebrare la funzione religiosa è stato l’arcivescovo di Foggia, monsignor Giorgio Ferretti

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Ottobre 2024
Cronaca // Foggia //

Una folla immensa di circa 10mila persone ha gremito lo stadio Zaccheria di Foggia per l’ultimo saluto a Michele Biccari, 17 anni, Gaetano Gentile, 21 anni, e Samuel Del Grande, 13 anni, i tre giovani tifosi tragicamente scomparsi in un incidente stradale la sera di domenica 13 ottobre, mentre rientravano da Potenza dopo aver assistito alla partita della loro squadra del cuore, il Foggia. L’intera comunità calcistica si è stretta attorno alle famiglie, in una cerimonia toccante che ha visto il campo dello stadio trasformarsi in un simbolo di dolore e solidarietà.

Sul campo, dove generalmente risuonano cori di tifo, è stato intonato l’inno del Foggia, seguito da un lungo e commosso applauso che ha accompagnato i feretri dei tre ragazzi. Le bare, bianche e allineate una accanto all’altra, erano adornate con le maglie della squadra rossonera e circondate da decine di sciarpe e bandiere provenienti da tifoserie di tutta Italia, giunte a Foggia per esprimere la loro vicinanza. Il gesto ha rappresentato un segnale tangibile di quanto i colori e la passione sportiva possano unire al di là delle rivalità calcistiche.

Alle esequie erano presenti numerose autorità, tra cui il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha voluto portare un messaggio di vicinanza e riflessione: “Ritrovarsi dolorosamente in occasioni come queste è il segno di un’umanità che c’è. È la testimonianza di sentimenti che ci sono e che troppo spesso vengono sacrificati”, ha dichiarato Abodi. “Dobbiamo cercare di renderli più presenti nelle nostre giornate. Con poco si può fare molto. Non bisogna aspettare una giornata dolorosa come questa per dimostrarlo. Gli ultras sono una risorsa, così come tutte le tifoserie. Il calcio senza tifosi non esiste”. Le sue parole, riportate da Sky Sport, hanno toccato corde profonde tra i presenti, sottolineando il valore umano della comunità dei tifosi.

A celebrare la funzione religiosa è stato l’arcivescovo di Foggia, monsignor Giorgio Ferretti, che ha offerto una riflessione intensa sulla drammaticità della perdita. “La morte di Gaetano, Michele e Samuel sbatte in faccia a tutti noi un’amara realtà, come uno schiaffo sul volto di chi è più giovane. La morte esiste, è reale, e fa parte della vita”, ha detto durante l’omelia. “Non è giusto morire in questo modo. Non è giusta la morte di un giovane, di tre giovani. Siamo riuniti in questo stadio, che oggi si è trasformato in una cattedrale per la nostra città”. Le parole del prelato hanno risuonato forti e chiare tra la folla, che ha accolto con rispetto e commozione il suo messaggio.

Foggia si è stretta intorno ai genitori e alle famiglie dei tre ragazzi. Il dolore della comunità è stato testimoniato dalla presenza massiccia di tifosi e cittadini, che hanno reso omaggio alle giovani vittime fin dal giorno precedente, quando le salme, giunte da Potenza, sono state esposte nella camera ardente allestita presso il Palazzetto Preziuso. La città, in segno di rispetto, ha proclamato il lutto cittadino, e le strade nei pressi dello stadio sono state chiuse al traffico per permettere il regolare svolgimento della cerimonia.

Particolarmente emozionanti sono state le parole con cui monsignor Ferretti ha voluto ringraziare la città e i presenti: “Foggia non è fuggita indifferente, ma si è riunita come una famiglia. Il Signore è qui con noi, come per Lazzaro, piange per Gaetano, Michele e Samuel. Il pianto di Dio davanti all’ingiustizia della morte fiorisce in speranza di resurrezione”, ha affermato l’arcivescovo, rivolgendosi direttamente ai genitori dei tre giovani. “Cari genitori, sentite il pianto di Gesù. Sentitelo al vostro fianco, nel vostro cuore”, ha proseguito, esprimendo parole di conforto e speranza, ricordando che solo la fede può offrire consolazione in un momento così tragico.

La cerimonia si è conclusa tra lacrime e applausi, con il saluto finale ai tre giovani tifosi, mentre centinaia di persone si sono raccolte attorno alle loro bare, in un abbraccio simbolico che ha unito l’intera comunità foggiana. Anche le altre tifoserie presenti hanno dimostrato grande rispetto e solidarietà, offrendo un’immagine di unità rara e preziosa nel mondo del calcio.

Il tragico incidente ha sconvolto l’intera città di Foggia, ma la risposta della comunità è stata esemplare: unita nel dolore, ma capace di offrire speranza e solidarietà. Un segno che, anche nelle tragedie, lo sport e la fede possono essere strumenti di aggregazione e conforto. Una lezione che il ministro Abodi ha voluto sottolineare, invitando tutti a non dimenticare questi valori.

Fonti: Sky Sport.

FOTOGALLERY VIDEO ENZO MAIZZI

   

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