Foggia, 18/06/2021 – (repubblica) “Non era quello che doveva succedere. È stata una disgrazia per la mia famiglia ma soprattutto per quella di Traiano. Siamo andati lì per fare una rapina, avevo un coltello per spaventarlo, ma non volevo ucciderlo”.
È quanto ha confessato in aula, davanti al gup del Tribunale per i minorenni di Bari, il 17enne foggiano accusato dell’omicidio di Francesco Traiano, il titolare del bar Gocce di Caffè di Foggia morto il 9 ottobre scorso dopo essere rimasto gravemente ferito durante una rapina compiuta il 17 settembre all’interno del suo locale.
“Sono pentito – ha proseguito il giovane 17enne – Io e Traiano abbiamo avuto una colluttazione. Ho sbattuto contro il bancone ed ho sferrato la coltellata, ma non volevo colpirlo all’occhio”. Il 17enne nei mesi scorsi aveva già inviato una lettera al giudice con cui si dichiarava pentito. L’avvocato del minorenne (che compirà 18 anni a luglio) ha chiesto la messa alla prova per il suo assistito. Il pm si è opposto ed il gup ha rigettato l’istanza. A quel punto il legale Francesco Santangelo ha chiesto per il 17enne il rito abbreviato. Il processo sarà celebrato in ottobre quando ci sarà la discussione delle parti. Il ragazzo è detenuto nel carcere Fornelli di Bari. (repubblica)