Manfredonia – Prima esibizione in campionato del Manfredonia Calcio allo stadio Miramare. Ospite il Team Altamura, squadra costruita, secondo i rumors estivi, per recitare un ruolo di primo piano in questo avvincente girone h della quarta serie nazionale.
La storia, racconta che esattamente il 9 settembre 2001, proprio contro l’Altamura, alla presenza di un folto pubblico, veniva inaugurato il primo terreno sintetico in Italia. Di contro, oggi, la storia nei suoi libri registrerà, invece, l’assenza del folto ed appassionato pubblico, dodicesimo uomo in campo, per le note vicende, legate alla mancanza della certificazione di agibilità dello stadio che, problematica di non poco contro che a quanto pare potrebbe essere risolta nei prossimi giorni. Modulo tattico delle due squadre: 3-4-3 di Mr Cinque contro un 3-4-3 di Mr Giacomarro.
Mr Cinque, questa volta, manda in campo dal primo minuto, l’ultimo arrivato, Francesco Forte, l’esterno di attacco greco albanese Babaj e Pozzebon, mentre tra i pali esordio del classe 2003 Paduano.
Primi di 5 minuti di marca altamurana, con una traversa di Lattanzio al 3’ che di testa indirizza a rete su cross di Lattanzio mentre al 4’ è Grande che conclude a rete ma il suo tiro è alto.
Al 6’ passa in vantaggio il Manfredonia con Babaj che riceve la sfera e trafigge Fernandes.
Al 10’ ancora una incursione di Babaj che scarica su Pozzebon, pallone in rete ma l’assistente segnala il fuorigioco. Al 15’, tiro centrale di Loiodice facile presa di Paduano.
Al 18’è D’Angelo ad impegnare Paduano, con un tiro insidioso nell’angolino, respinto oltre la linea di fondo. Al 21’ il direttore di gara assegna un calcio di rigore agli ospiti per atterramento in area di D’Angelo da parte di Viti. Loiodice dal dischetto non sbaglia.
Al 26’ è lo stesso Loiodice che in ripartenza lascia partire un diagonale che scheggia il palo.
Al 33’ azione corale in velocità tra Maccioni che scarica su Loiodice, assist per Lattanzio che trafigge Paduano per il vantaggio degli ospiti. Ultima azione di nota è del Manfredonia con il sempre vivo Babaj che penetra in area e lascia partire un diagonale che termina di poco al lato.
Si torna in campo per la ripresa ma gli assetti tattici restano invariati. Pozzebon al 49′ impegna in angolo Fernandes. Calcio di punizione di Giacobbe, al 52′, incornata di Forte, palla a lato. Percussione centrale di Giacobbe, al 56′ che si libera al tiro ma spara alto. Cinque decide il cambio per conferire ai suoi un atteggiamento più offensivo: dentro Calemme e Cesario per Pozzebon e Viti. Il Donia ha il pallino del gioco ma non riesce ad essere pericoloso contrastato nell’impostazione del gioco dal coriaceo centrocampo ospite. Recriminazioni per il Manfredonia per un contatto sospetto su Calemme in area.
Al 90′ il Manfredonia va in rete con Cesario che gonfia la rete di testa ma la gioia del gol viene presto smorzata dal fischio arbitrale per fuorigioco. Proteste veementi sipontine,che producono il rosso dalla panchina di Hernaiz. Finale concitato, assalti biancocelesti ma Bolognese trova il jolly all’incrocio, al 96′ e fissa il punteggio finale.
Che l’Altamura fosse una corazzata dagli rilevanti valori tecnici è un dato incontrovertibile. Si potrebbe dire, usando un eufemismo, Davide contro Golia.
Un Manfredonia che non ha affatto sfigurato, giocando, una buona gara a consuntivo della quale avrebbe meritato ampiamente il pareggio, conseguito sul campo al 90’ma non concesso da una discutibile decisione della terna arbitrale.
Le immagini, infatti, mostrerebbero, sino a prova contraria che, Cesario nel colpire di testa la sfera indirizzandola in rete è perfettamente in linea con il penultimo difensore. Peccato per l’assenza del pubblico e della tifoseria organizzata che innegabilmente rappresenta un valore aggiunto per la squadra.
E’ tempo di lavorare per mettersi alle spalle le due ultime sconfitte e muovere quanto prima la classifica.