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POLITICI A RISCHIO Aggressioni ad amministratori pubblici, Nobiletti: “Troppe ormai”

Un fenomeno che richiede risposte sane in senso risolutivo. Da parte dei singoli, da parte della collettività, da parte delle autorità. Sarebbe ora

AUTORE:
Daniela Iannuzzi
PUBBLICATO IL:
18 Novembre 2024
Cronaca // Gargano //

Statoquotidiano.it, 18 novembre 2024. – Ancora, nel 2024, le questioni si risolvono con aggressioni e minacce in alcuni contesti.
Come nel caso del fenomeno degli atti intimidatori contro gli amministratori pubblici e loro parenti: preoccupante risulta  ormai anche in Capitanata.

Caso più recente, in ordine di tempo, l’aggressione al padre di Giuseppe Nobiletti, presidente della provincia di Foggia e sindaco del comune di Vieste.

A livello nazionale si verifica un atto intimidatorio ogni 28 ore, secondo quanto emerso dal report “Amministratori sotto tiro” redatto dall’associazione “Avviso Pubblico”, che da quattordici anni censisce il fenomeno.

Sempre più in aumento il fenomeno, secondo il report pubblicato dal Ministero dell’Interno per il primo trimestre 2024.

Un fenomeno che richiede risposte sane in senso risolutivo. Da parte dei singoli, da parte della collettività, da parte delle autorità. Sarebbe ora.

Lèggiamo insieme l’intervista rilasciata a Statoquotidiano da parte di Giuseppe Nobiletti sulla sua recente esperienza a tal proposito.

Presidente, se ne è parlato nei giorni scorsi: suo padre ha subito un aggressione. Ce ne vorrebbe spiegare i dettagli?
“Come ho dichiarato in precedenza, mio padre è stato fatto oggetto di aggressione fisica per più volte. Circa cinque da quando è cominciato il mio mandato. Di queste, due hanno avuto luogo nell’ultimo mese.
Una volta si era verificata lo scorso anno. I primi due episodi di atti intimidatori erano successi tra il 2017 e il 2018”.

Le risulta che gli autori di tali atti siamo sempre le stesse persone?
“Si tratta di tre soggetti diversi.
Due di questi sono fratelli con uno stesso movente: rivalersi contro la mia richiesta  di fare abbattere un complesso abusivo da loro gestito di ben otto appartamenti con piscina locati vicino al mare.
A seguito di questa decisione, avevo già ricevuto minacce contro di me e contro la mia famiglia, riferite direttamente o per il tramite di terze persone”.

Poi cosa è successo?
“Subito dopo, questi due fratelli hanno provato ad aggredire fisicamente mio padre: la prima volta, il tentativo è stato bloccato dall’intervento di alcuni passanti; domenica scorsa invece, mentre mio padre era lì sul porto, i due sono passati e si sono lanciati in un’aggressione fisica, facendo cadere a terra mio padre che ha battuto la testa riportando escoriazioni sulla nuca e sul naso, perché gli è stato dato anche un pugno”.

Qual è stata la sua reazione, Presidente?“Ho chiesto l’integrazione della denuncia che avevo sporto già in occasione del primo episodio, il 14 ottobre.
Sono andato a dire la mia anche sui social quest’ultima volta, contrariamente a come mi comporto di solito.
Essendo arrivati al secondo episodio, io non vorrei che la cosa degenerasse ulteriormente.
Mio padre ha quasi 80 anni, è una persona fragile. Per ora le lesioni riportate nell’aggressione sono minime, ma non voglio che si vadano moltiplicando fino ad arrivare a qualcosa di più grave”.

La terza persona di cui parlava? Il terzo aggressore?
“Avevo sfrattato da un sito archeologico a Vieste, ossia le grotte di San Nicola di Myra, un certo soggetto che le occupava abusivamente e costui ha pensato di rivalersi aggredendo mio padre piuttosto che cercare un confronto con me. E questo è accaduto per ben due volte”.

Lei rappresenta un’istituzione, come sindaco di Vieste e come presidente della provincia di Foggia.
Intende porre in essere misure di carattere generale per lanciare un segnale alla collettività dopo gli episodi di cui è stato vittima suo padre?

“Io purtroppo non ho competenze di questo tipo.
A mio parere, dovrebbe intervenire la Procura con misure cautelari nei confronti di quei soggetti che ricorrono ad atti intimidatori al fine di tutelare chi svolge il lavoro di amministratore che ormai è diventato pericoloso nelle nostre realtà.
Purtroppo le cronache degli ultimi anni sono piene di episodi di intimidazione subiti da sindaci, assessori, consiglieri o loro parenti.
Quello che ha colpito mio padre è stato solo l’ennesimo atto. Io stesso ne ho subiti. Ma ho deciso di raccontare solo l’ultimo perché ha riguardato la figura di mio padre, un anziano, una persona che non si può difendere”.

Ha pensato di formulare messaggi pubblici per far capire quanto è sbagliato colpire figure istituzionali o addirittura anziani con atti intimidatori? “Io penso che non dovrebbe essere necessario. Il vivere civile nel dialogo e nel confronto pacifici e sano dovrebbe essere la normalità.
Io in fondo ho compiuto solo il mio dovere ordinando che fosse abbattuto un complesso edilizio abusivo”.

Verso quale direzione, dunque, intende portare ora il suo operato come amministratore della Provincia di Foggia?
“Portare a termine le opere pubbliche, quindi cantierizzare quanto più possibile. Stiamo chiedendo alla Regione Puglia maggiori disponibilità economiche per quanto riguarda l’edilizia scolastica e la manutenzione delle strade provinciali, visto che le Province al momento dispongono di ben poche risorse economiche.
Spero di avere novità importanti da riferire per l’inizio del nuovo anno”.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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