Da oltre un anno, 20 ecoballe giacciono abbandonate su un terreno agricolo di Borgo Cervaro, a Foggia, senza che il Comune abbia concluso il procedimento per la loro rimozione. Il caso, denunciato da Nicola Nardella, proprietario del fondo, e sostenuto dalla CIA – Agricoltori Italiani di Capitanata, ha portato alla luce l’immobilismo delle istituzioni locali.
La vicenda inizia il 13 settembre 2022, quando Nardella denuncia ai Carabinieri Forestali l’abbandono illecito di rifiuti da parte di ignoti. Dopo il dissequestro disposto dal Tribunale di Foggia il 17 maggio 2023, il Servizio Ambiente del Comune avvia un procedimento amministrativo, ma a distanza di 391 giorni non è ancora stato emesso alcun provvedimento conclusivo.
Nonostante le numerose sollecitazioni e la documentazione prodotta da Nardella e dalla locataria del fondo, Chiara Specchio, il Comune non ha chiarito le responsabilità né avviato la rimozione dei rifiuti. La CIA, tramite il suo legale Massimo Fragassi, ha evidenziato i vizi formali e sostanziali del procedimento e richiesto l’intervento del Segretario Generale del Comune, Alfredo Mignozzi, per esercitare il potere sostitutivo previsto dalla legge.
Il giurista Fragassi ha anche partecipato a un’audizione in Commissione Ambiente, denunciando l’inerzia degli uffici comunali e l’assenza di risposte da parte del Responsabile del procedimento, Francesco Nocente, e dell’assessora all’Ambiente, Lucia Aprile. La questione è diventata un simbolo della mancata tutela dei cittadini e del territorio, sollevando interrogativi sulla gestione amministrativa e sulla responsabilità economica della rimozione dei rifiuti, che secondo la legge dovrebbe ricadere sul Comune.
Fragassi ha chiesto una nuova audizione in Commissione Ambiente per chiarire le responsabilità e sbloccare una situazione che rischia di compromettere ulteriormente l’ambiente e l’economia agricola locale.
Lo riporta l’immediato.net