San Giovanni Rotondo. Nell’arena politica, le spaccature e le lacerazioni stanno producendo profonde conseguenze, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche delle coalizioni. È diventato inevitabile sposare decisioni prese da individui che, pur avendo famiglie influenti, non rappresentano né seguaci né elettori, generando dissenso interno che sfocia in dispute politiche.
Il Segretario Nazionale del Movimento Politico “L’Altra Italia”, Saverio Siorini, analizza questo fenomeno all’interno del centro-destra. Partendo dalle recenti elezioni comunali di Foggia, il suicidio politico di questa candidatura ha evidenziato l’eccessivo peso delle personalità di spicco all’interno della coalizione, a discapito del consenso popolare.
Questa tendenza si ripete ora a Manfredonia (con la disputa tra Rotice e Gatta), a San Severo con partiti governativi che si scontrano con simboli del centro-destra, e soprattutto a San Giovanni Rotondo, dove Forza Italia tenta di primeggiare su Lega e Fratelli d’Italia, ma incontra resistenza da parte dei “Sovranisti per l’Italia”.
Siorini, attivo nella politica provinciale e nazionale, critica coloro che, emergendo solo durante le elezioni, presumono di comprendere le esigenze del territorio. Chiede loro conto del loro silenzio precedente: hanno mai sollevato critiche sulle carenze del territorio o promosso le necessità dei giovani e degli anziani?
Il Segretario respinge l’idea che questi attori emergenti possano dettare legge solo grazie alla concessione di simboli o al formarsi di gruppi, nascondendosi dietro facciate civiche. I Sovranisti sono pronti a presentarsi da soli alle elezioni, dimostrando responsabilità verso la città e i cittadini, contrariamente alla pratica di votare amici e parenti per inerzia.
Siorini ha lottato affinché Lega e Fratelli d’Italia comprendessero la necessità di competere autonomamente e invita coloro che li sostengono a seguirli. Il movimento ha un programma solido e un candidato sindaco preparato e popolare.
Infuriato, Siorini respinge giustificazioni basate su antipatie personali, provenienti da individui inesperti e irresponsabili che escono dall’ombra solo in periodo elettorale. Questo modo di fare ha contribuito alla sconfitta dei candidati del centro-destra nelle elezioni della provincia di Foggia.
Accusa partiti regionali e provinciali di agire in maniera riflesso al governo centrale, senza comprenderne appieno le dinamiche politiche. Questo comportamento ha alimentato l’astensionismo, segno di un’elettorato alla ricerca di alternative meno legate a dispute personali.
Siorini conclude invitando i membri del centro-destra a lasciarsi guidare dai Sovranisti, dimostrando così la loro forza e determinazione con una vittoria a San Giovanni Rotondo. Sono coraggiosi, appassionati e ambiziosi, pronti a offrire sicurezza e leadership.