STATOQUOTIDIANO.IT, Foggia 19 agosto 2021. “In 17 anni San Severo ha avuto 4 consiliature di cui 3 guidate dal centrosinistra, pari a 12 anni, e 1 dal centrodestra, pari a 5 anni. Dunque ragionare con serietà comporta una valutazione semplice e incontrovertibile almeno sulle politiche locali che incidono nel lungo periodo sul fenomeno criminoso in città: certamente il centro sinistra ha delle responsabilità politiche nettamente superiori avendo governato per tantissimi anni e dovendo continuare a farlo fino al 2024, con un rapporto di 15 anni a 5. Dunque sarebbe il caso di non darsi la zappa sui piedi con comunicati mistificatori”. Lo scrive in una nota la consigliera comunale di S. Severo Rosa Caposiena (Fi).
“Negli ultimi comunicati stampa di questi giorni Miglio scende dal pero e parla come un messia farlocco. ‘Città civile’ fa un colpo al cerchio e uno alla botte (difende Miglio dagli attacchi duri e contemporaneamente lo attacca sulle cose minori per ritagliarsi spazio nell’area del csx ).
I problemi di questa città vengono da lontano. Probabilmente da una mentalità sbagliata, da una economia sempre più povera che genera una schiera di soldati attratti dal guadagno facile, da legami malavitosi che hanno un raggio d’azione di portata provinciale in cui San Severo è solo una parte del mosaico. Da “faide di famiglia”, particolarità unica in Italia, rispetto alle altre mafie in cui ci si affilia esternamente con riti prestabiliti”.
“Io ci aggiungerei- prosegue il comunicato- anche parlamentari locali assenti, carenza di organico nei settori investigativi e mancanza di visione strategica e svilimento di ogni punto di forza, da quello artistico a quello agricolo, e, soprattutto, la pochezza delle politiche sociali degli ultimi anni. Queste ultime sono di competenza comunale e dunque di responsabilità di Miglio. E sono fondamentali per arginare il fenomeno”.
“Ad esempio nessuna importanza al fenomeno della dispersione scolastica, nessuna azione di reinserimento lavorativo di soggetti a rischio, nessun centro di ascolto nei quartieri a rischio, nessuna seria riqualificazione urbana dei quartieri, nessuna integrazione tra gente di quartieri “particolari” e il resto della città. Faccio l’esempio del quartiere popolare in via Lucera che non ha ancora una via, si chiama “via Lucera lotto 600. Magari dargli una via idonea e intitolarla a vittime innocenti della criminalità, come ad esempio i fratelli Luciani, sarebbe una cosa giusta e soprattutto un atto di integrazione con tutta la nostra comunità e un gesto di rispetto per cittadini che reputo uguali a quelli che vivono su corso Garibaldi. Insomma integrare, non ghettizzare”.
“Dunque è dovere di noi tutti essere prima di tutto onesti e dire ciò che si pensa. Miglio ha delle colpe? Certo, è pronto ad intestarsi ingiustamente il merito della istituzione del Reparto Prevenzione Crimine (di competenza dello Stato centrale) per proclamarsi paladino della legalità su tutti i tg d’Italia ma poi non si adopera affatto per far arrivare almeno il personale per il pronto intervento delle pattuglie.
Addirittura ha concesso le chiavi della città a Minniti, da cui sperava di ottenere un posticino in Parlamento, senza chiedere nulla a nessuno, per ingraziarselo. Si ricorda della criminalità solo quando accade qualcosa, nel tempo che intercorre tra un evento e un altro dorme o pensa solo agli affari suoi e dei suoi amici. Come non esiste fiducia in questa istituzione comunale anche alla luce del fallimento del numero verde per le segnalazioni. La gente continua ad avere paura mentre in passato ai Sindaci si segnalavano tante cose. E segretamente venivano veicolate agli organi inquirenti. L’amministrazione fa solo passerelle, cortei, interviste finalizzate a rendere Miglio riconoscibile a livello politico”.
“I consiglieri comunali di centrodestra, prima di essere tali, sono cittadini di questa città e sono stanchi, così come tutti gli altri cittadini che ci contattano, di vedere nulla di concreto. Ma a differenza degli altri, hanno il dovere di dirlo alla città senza infingimenti. Hanno il dovere di denunciare le carenze e le responsabilità di chi ci amministra e soprattutto di trovare soluzioni. Hanno alzato i riflettori per primi nel 2015 sul tema criminalità con un convegno, disertato dal Sindaco. Hanno chiesto nei giorni scorsi un consiglio comunale monotematico sul tema e soprattutto hanno chiesto al sottosegretario on.le Francesco Paolo Sisto di intervenire per una riunione urgente del comitato Nazionale (non provinciale come avvenuto fino ad oggi) ordine e sicurezza. È ciò sarebbe un grandissimo risultato, così come accaduto per Palermo molti anni fa. Dunque fatti e niente fuffa”.