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POTENZA - MANFREDONIA Maxi operazione contro la frode fiscale tra Potenza – Manfredonia – BAT. Sequestri e misure interdittive per 7 collegati a Manfredonia (NOMI)

Oltre al sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie, sono state applicate misure interdittive nei confronti degli imprenditori coinvolti

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
19 Settembre 2024
Cronaca // Focus e Inchieste //

Potenza, 18 settembre 2024 – Una vasta operazione coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Potenza ha portato all’emissione di provvedimenti di sequestro preventivo per oltre 15,5 milioni di euro e all’applicazione di misure interdittive nei confronti di 20 imprenditori delle province di Potenza, Foggia e Barletta-Andria-Trani. Il blitz, condotto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, rappresenta un duro colpo contro un ampio sistema di frode fiscale che, tra il 2019 e il 2022, ha visto l’emissione di fatture false per operazioni inesistenti per un totale di 52 milioni di euro.

Il sistema fraudolento
Le indagini sono partite dall’individuazione di tre società, con sede in Basilicata, che risultavano completamente prive di personale e mezzi per svolgere attività economiche reali. Queste aziende hanno emesso fatture false per prestazioni di servizi e cessioni di beni, mai realmente effettuate, in favore di 18 imprese pugliesi. Queste ultime operano principalmente nei settori della panificazione e della vendita di prodotti alimentari. Le fatture emesse permettevano di giustificare costi inesistenti, beneficiando di un indebito risparmio fiscale, tra IVA e IRES, pari proprio ai 15,5 milioni di euro sequestrati.

Le anomalie riscontrate
Nel corso delle indagini, le autorità hanno riscontrato diverse anomalie nelle attività delle società emittenti. Queste ultime, gestite da prestanome, non solo non adempivano agli obblighi fiscali, ma addirittura non disponevano nemmeno di conti correnti aziendali, necessari per la gestione di un’impresa. I pagamenti venivano giustificati dalle società beneficiarie attraverso meccanismi poco trasparenti, tra cui compensazioni imprecise e persino il baratto.

Misure cautelari e sequestro di beni
Oltre al sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie, sono state applicate misure interdittive nei confronti degli imprenditori coinvolti, tra cui il divieto di esercitare cariche direttive in aziende e imprese. Tra i beni sequestrati figurano anche immobili e autoveicoli di lusso, tra cui Range Rover, Mercedes e Alfa Romeo.

Le misure cautelari colpiscono 20 imprenditori operanti tra la Basilicata e la Puglia. Le imprese coinvolte appartengono perlopiù al settore alimentare, con focus sulla produzione e vendita di prodotti da forno e generi alimentari.

Nel precisare che il procedimento penale versa attualmente nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, si indicano, di seguito, i soggetti nei cui confronti sono state eseguite le misure interdittive:
1. Domenico LAMAINA, di Tito (PZ), già amministratore unico e socio di maggioranza della DOVA S.r.l.s. di Potenza,
2. Pompilio FUSCO, di Tito (PZ), già amministratore unico e socio di maggioranza della D & F SERVIZI S.r.l.s. di Tito (PZ),
3. Adrian PASOIU, cittadino romeno già residente a Tito (PZ), già amministratore unico e socio di maggioranza della DUKE & DUKE S.r.l.s. di Tito (PZ),
4. Michela DE MATTEO, di San Severo (FG), amministratrice unica della DE MATTEO S.r.l. di San Severo (FG),
5. Ilario Pierluigi PETRELLA, di San Severo (FG), amministratore unico della FRATELLI PETRELLA S.r.l. di San Severo (FG),
6. Giovanni FRISOLI, di San Giovanni Rotondo (FG), amministratore unico della FRISOLI GROUP S.r.l. di Manfredonia (FG),
7. Fernando STEFANIA, di San Giovanni Rotondo (FG), amministratore unico della GLOBAL PANE S.n.c. di Cagnano Varano (FG),
8. Francesco Maria DE MATTEO, di San Severo (FG), amministratore unico della LE BUONE FARINE S.r.l. di San Severo (FG),
9. Michele Ciro PETRELLA, di San Severo (FG), amministratore unico della PANIFICI LE DELIZIE S.r.l.s. di Apricena (FG) e della FORNO DELLE DELIZIE S.r.l. di San Severo (FG),
10. Doriana BORGIA, di Manfredonia (FG), amministratrice unica della D.M. ANTICHI SAPORI S.r.l.s. di Manfredonia (FG),
11. Francesco DEGIOIA, di Cerignola (FG), amministratore unico della DIEMME DISTRIBUZIONE S.r.l. di Cerignola (FG),
12. Giovanni CASANOVA, di San Giovanni Rotondo (FG), amministratore unico della LE NOTRE TERRE S.r.l.s. di Canosa di Puglia (BT),
13. Matteo OGNISSANTI, di Manfredonia (FG), amministratore unico della OGNISSANTI ELEVATORI S.r.l. di Manfredonia (FG),
14. Stefano Tullio CONTE, di San Severo (FG), amministratore unico della BILLIONS S.r.l. di San Severo (FG),
15. Giovanni NOBILE, di Manfredonia (FG), amministratore unico della COMMERCIALE BIRILLO S.r.l.s. di Manfredonia (FG),
16. Rossella TRIMIGNO, di Manfredonia (FG), amministratrice unica della MAXI FOOD GIOVANNI PIO S.r.l.s. di Manfredonia (FG),
17. Claudio GUERRA, di Manfredonia (FG), amministratore unico della PIANETA FOOD S.r.l.s. di Manfredonia (FG),
18. Angela Maria DI BARI, di San Giovanni Rotondo (FG), amministratrice unica della G.A. DOLCIARIA S.r.l. di Manfredonia (FG),
19. Ennio FANIA, di San Severo (FG), amministratore unico della IL VECCHIO MULINO S.r.l.s. di Apricena (FG).

I reati contestati
Agli imprenditori vengono contestati, a vario titolo, reati legati alla frode fiscale, tra cui la dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti (art. 2 del D.Lgs. 74/2000), l’omessa dichiarazione (art. 5), l’occultamento di documenti contabili (art. 10) e l’omesso versamento dell’IVA (art. 10-ter). Le società coinvolte dovranno rispondere anche di responsabilità amministrativa per i reati commessi dai propri rappresentanti, ai sensi dell’art. 25-quinquiesdecies del D.Lgs. 231/2001.

Conclusione delle indagini
Con la notifica delle misure cautelari e del sequestro preventivo, agli indagati è stato anche notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Tuttavia, il procedimento penale si trova ancora in fase iniziale, e tutti i soggetti coinvolti si considerano presunti innocenti fino a una eventuale sentenza definitiva di condanna.

Un colpo alla frode fiscale
L’operazione rappresenta una risposta significativa della magistratura e delle forze dell’ordine al fenomeno delle frodi fiscali, dimostrando l’efficacia del sequestro preventivo come strumento di contrasto. L’attività investigativa ha messo in luce un sistema complesso di evasione che, attraverso la circolazione di documenti fittizi, ha permesso di accumulare ingenti somme di denaro evadendo imposte e tasse dovute.

Secondo la Procura di Potenza, la collaborazione con la Guardia di Finanza è stata cruciale per smantellare questo sistema, confermando la volontà di colpire duramente chi tenta di aggirare il fisco.

19 commenti su "Maxi operazione contro la frode fiscale tra Potenza – Manfredonia – BAT. Sequestri e misure interdittive per 7 collegati a Manfredonia (NOMI)"

  1. Il Governo Nazionale per evitare frode fiscale bisogna abbassare le tasse e l’IVA per far modo di pagare tutte le imprese, oltre il 65% del loro guadagno va allo Stato, mi chiedo come fa un Impresa a gestire il guadagno.

  2. Ecco come con quattro pizze, due panini e tre biscotti si aprono dodici panetterie……….
    Manfredonia vuole vivere di imbrogli non di turismo.
    P.S. Per fortuna c’è tanta gente seria, che purtroppo paga lo scotto .

  3. Ma per caso uno di questi signori e il fratello o parente dei famosi — ????? Non credo … perché se fosse vere vuol dire che il -ha ragione qualcuno quando dice che non vedere chi si mette in prima fikk la a a sbandierare bandiera bianca di legalità , perché quelli sono i peggiori!!! Spero di sbagliarmi…

  4. Non è che ci voleva il genio, per capire che c’era qualcosa che non quadrava… Si aprono forni alla velocità dei funghi. Oh ma veramente!!! Spero, non si fermino qua… Evoddje che c ste!!! Con il lavoro ONESTO, nn ti fai i palazzi. Questo lo so a mie spese. A stento, siamo riusciti a pagarci un muto di 20 anni. (ABBIAMO UN’ATTIVITÀ)

  5. Complimenti alla guarda a di finanza ma ormai i soldi se li sono mangiati non riusciranno a riprendersi l equivalente si parla di milioni e milioni di euro spariti e che sicuramente li hanno distratti

  6. Il problema è a questi signori che fanno le truffe non possono nemmeno prendere il reddito di cittadinanza devono vedere dove mangiare o avvalersi di teste di legno al loro posto

  7. Soldi facili .. ecco cosa vuol dire ..adesso spero che la giustizia faccia il suo corso !! C’è gente che per anni a stenti riesce a mandare avanti un’attività dignitosamente e poi ci sono loro che con quattro +— si sono proclamati ” imprenditori”… W la legalità e la brava gente …buttate le chiavi !

  8. Dove sono finiti tutti questi soldi ? La guardia di finanza avrà un bell da fare per rintracciare a chi sono stati passati

  9. Se ci sono persone parenti o amici compari ecc ecc che hanno preso soldi da questi personaggi farebbero bene a comunicarlo alle autorità competenti prima che arriveranno le autorità a suonargli il campanello di casa

  10. E si infatti la guardia di finanza farà i suoi controlli e sicuramente rintraccerà se i soldi qualche personaggio di questi li ha dati al parente per comprare beni immobili all asta giudiziaria specialmente nella zona di monte s angelo

  11. Franchino non sono così fessi sono intelligenti se hanno fatto questo sicuramente li hanno intestati a prestanomi ma come dici tu li scoveranno di sicuro

  12. Ecco come fa questa gente a comperare case macchine e anche case a l asta a monte s.angelo ma i controlli ci sono o no?

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