Nicola Tattoli, Lucrezia Bombini e Antonio De Meo: tre professionisti con un’idea unica, “Pugliesi a Milano Stazione di Testa”.
Loro, come tanti giovani, hanno scelto Milano come luogo dove poter trovare nuove opportunità e realizzarsi professionalmente. “Consapevoli però di rappresentare –come afferma Nicola- una delle risorse primarie, quella giovanile e professionale (la risorsa di ‘Testa’), del loro territorio di origine che, per mancanza di opportunità, hanno dovuto abbandonare”.
L’associazione, allora, nasce con lo scopo di creare un Network di “emigrati Pugliesi” di terza generazione, per la maggior parte giovani e professionisti.
Manager, Liberi professionisti, ruoli strategici in un territorio che, come è risaputo, detiene un’elevata percentuale di risorse di ogni genere. “Pugliesi a Milano Stazione di Testa –spiega Tattoli- prova ad unire tutti coloro che credono che, condividendo ciascuno una piccola parte del proprio know how, si potrebbe creare una rete in cui ogni singola idea o necessità possa divenire un’opportunità se adeguatamente sviluppata e sostenuta. Il tutto stimolato dalla passione per le proprie origini e, soprattutto, dalla profonda conoscenza del territorio di provenienza”.
Ma come può essere messo in pratica tutto ciò?
“Da un anno l’associazione si muove tramite i mezzi di comunicazione più diffusi nell’era digitale: social network (Facebook, Twitter, LinkedIn), Newsletter e sito web, cercando collegamenti da inserire nella rete e organizzando eventi.
Il primo di questi è stato Happy Puglia, un modo per avere un contatto diretto, confrontarsi personalmente e lavorare su progetti comuni. E da lì, poi, Start ‘Ap’ulia per far conoscere progetti, iniziative, start-up direttamente proposti da giovani pugliesi; Da Cousa nasce Cousa, From Milan to Eastcoast, Season’s Greetings, Focaccia…what else, #maldipuglia?! #happipuglia; collaborando, inoltre, alla realizzazione di: Bottiglie Aperte, Festival della Letteratura”.
Sono già diverse le idee e le attività che fanno parte del network. Tra queste anche l’Università di Bari e Bentornati al Sud. Ma la rete continua ad espandersi continuamente e, in questo mese, si sono collegate anche iniziative sorte a Manfredonia.
E ora è la volta di #primachetenevai. Di cosa si tratta?
“Il vero problema della Puglia –spiegano gli ideatori del progetto- è la mancanza di comunicazione e cooperazione, l’assenza totale di punti di riferimento per chi vuole percorrere altre strade. Al giorno d’oggi i veri coraggiosi sono coloro che restano nel tentativo di cambiare le cose cercando alternative al modus operandi più comune. #primachetenevai vuole dare voce a queste persone portando speranza e, soprattutto, strumenti ai giovani disorientati”.
Un’occasione di crescita comune, pensando alle proprie origini non più con la malinconia dei tempi che furono, ma come un futuro ricco di prospettiva e determinazione.
(A cura di Raffaele Salvemini – raffaele.salvemini@live.it)