Può un personaggio letterario uscire dalle pieghe di un libro e conquistare la vita dei suoi lettori? Può una donna impressa da uno scrittore aguzzo diventare l’ossessione di una sua lettrice a sua volta autrice?
Può una storia romanzata diventare l’ispirazione di una mostra collettiva contemporanea distante quasi due secoli dal fatto vero che ne ha ispirato la pubblicazione? E’ quanto (ri) accadrà questo sabato 22 marzo, dalle 19 alle 21, nello spazio laboratoriale dell’associazione culturale Utò-Lo Spazio della Luce, in via Pignatelli 14 a Lucera (Foggia, Capitale della Cultura di Puglia 2025) dove, stando alle richieste ricevute, tornerà ad essere fruibile la mostra fotografica, artistica e documentale dal titolo Capire il cuore altrui.
L’evento promosso dal gruppo di lettori SplendideMenti in sinergia con Utò-Lo Spazio della Luce è il prosieguo espositivo dell’incontro con la scrittrice e sceneggiatrice Antonella Lattanzi, che si è tenuto presso la Utò Gallery domenica scorsa, 16 marzo, in cui è stato presentato l’ultimo libro di Lattanzi edito da HarperCollins Capire il cuore altrui: Emma, Flaubert e altre ossessioni. L’opera di Lattanzi ruota attorno alla figura letteraria di Madame Bovary, ponendola al centro della discussione sulla condizione della donna nella società di oggi. Uno spunto, questo, per generare la creatività di 11 artisti del territorio che, attraverso il loro ingegno fotografico, hanno pubblicato degli scatti che si ispirano all’universo femminile. A rendere ancora più intensa e tangibile questa esperienza, l’allestimento fotografico, curato dalla pittrice Cleonice Di Muro, è stato integrato da copie documentali e giornalistiche che raccontano «le prospettive altre dell’essere donna» nella storia.
Attraverso la mostra Capire il cuore altrui, che torna ad essere visitabile gratuitamente per un altro giorno a grande richiesta, il pubblico potrà immergersi in una storia di ricerca e libertà impressa dall’opera letteraria di Lattanzi. Tale trama, che ha come protagonista la figura di Madame Bovary, generata da Gustave Flaubert nella seconda metà del XIX Secolo, ha fatto da musa ispirante per questi artisti presenti con le loro esibizioni alla Utò Gallery: Marilù Venditti, Marco Di Gioia, Esther Favilla, Davide Ventola, Giorgia Ferosi, Francesco Cinquia, Walter Diga, Giuseppe Petrilli, Bianca Prota, Alex Montagano, Maria Maddalena la Torre.
«Ho sempre pensato che questo dovrebbe fare uno scrittore: capire il cuore altrui. Ma non ho mai trovato le parole per scriverlo e le parole le ha trovate lui, come sempre, Gustave Flaubert. Eroina smisurata, e nel libro vi spiego perché, Emma è per me una persona. Spesso mi è capitato di doverla difendere dall’accusa di essere una donnina, mi diventano le guance rosse per la concitazione. Sempre mi è capitato in sorte di amarla… » annota nel suo libro con cui è stata candidata al Premio Strega Antonella Lattanzi.