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Il ‘rignanese’ Tarantelli, come San Francesco, sarà ordinato sacerdote a Roma

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Aprile 2018
Gargano // Manfredonia //

Rignano Garganico. Finalmente il grande giorno giunge propizio anche per lui, dopo aver buttato all’aria una splendida e radiosa carriera di avvocato tributarista e di docente universitario alla Sapienza e alla Luiss nella Capitale. Il riferimento è a Renato Tarantelli, 40 anni, romano di nascita e di vita, ma di famiglia originaria di Rignano Garganico. Cinque anni fa, seguendo l’esempio di San Francesco, all’improvviso si era liberato di tutte le vanità e rinchiuso nel Pontificio Seminario Maggiore di Roma, coll’intento di dedicare la sua vita che gli sorrideva da ogni dove al Signore. Ora compiuti tutti gli studi del caso è pronto a ricevere il premio: l’ordinazione sacerdotale.

L’evento si celebrerà domenica 22 aprile, alle ore 9,30, in San Pietro con l’imposizione delle mani di Papa Francesco, vescovo di Roma. La notizia non appena si è diffusa a Rignano Garganico è stata accolta con grande giubilo da tutta la popolazione. E questo non a torto perché è proprio qui che il giovane, di bel aspetto e prestanza, aveva scoperto la sua vocazione religiosa. Vi era venuto nove anni fa a bordo della sua bicicletta per riscoprire luoghi e cose di cui la nonna Giuseppina Ricci, moglie dell’avvocato Baccari, illustre matrimonialista presso la Sacra Rota, che lo accudiva durante la sua infanzia, al posto dei suoi genitori, impegnati per motivi di lavoro e di carriera, era solita parlare e raccontare.

I Tarantelli erano una nota famiglia di professionisti ed accademici, a cominciare dal nonno Guido, ingegnere edile e progettista di grandi opere (E’ autore anche dell’edificio scolastico “Balilla” di San Marco in Lamis, realizzato negli anni ’30) assai rinomato durante e dopo il ventennio e ad Ezio Tarantelli, l’economista ucciso dalla BR nel 1985. A Rignano per tutto questo periodo fu sempre legato. Per ricordare la sua nonna in seguito dedicò al paese una struggente e succosa poesia. Ci si aspetta, ora, che dopo l’exploit di domenica e dei mesi seguenti, tesi a significare e a caratterizzare il suo ministero nelle vicinanze della “casa” natale, possa ampliare il suo orizzonte operativo anche a Rignano Garganico, sua seconda patria di sangue, programmando per il Ferragosto, in occasione del rientro massiccio degli emigranti, una sua Santa e Prima Messa nella bellissima e rinascimentale Chiesa Madre, a cui i suoi avi hanno dato tantissimo in termini di restauri e di sacerdoti.

Tra l’altro qui operò anche Don Pietro Ricci, il prozio della nonna Giuseppina, primo confessore e consigliere di Padre Pio giovane, ospitato nella sua casa padronale di Via Gioielli, il 10 maggio 1917. Dell’episodio, ricordato peraltro con una lapide marmorea, lo scorso anno è stato celebrato in pompa magna il centenario. C’è di più, Don Renato, qualche anno dopo la sua venuta regalò a chi scrive due lettere inedite autografe del citato frate Santo, ora riscontrabili nella seconda edizione ampliata del v. Padre Pio e Rignano, 2012.

A cura di Antonio Del Vecchio,
Rignano Garganico 20 aprile 2018

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