Edizione n° 5510

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

CONTRABBANDO Arresti in Puglia per traffico internazionale di “cetrioli di mare”, specie in via di estinzione

Un'organizzazione criminale si sarebbe servita di autotrasportatori stranieri per la spedizione in Grecia e Turchia del prodotto pescato ancora vivo

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Maggio 2024
Bari // Cronaca //

Questa mattina, le Fiamme Gialle della Sezione Aeronavale di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale locale su richiesta della Procura della Repubblica di Taranto. Ventuno persone sono state arrestate: nove sono state portate in carcere e dodici poste agli arresti domiciliari. Gli arrestati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere e disastro ambientale.

Le indagini, avviate nel 2021 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto, hanno permesso ai finanzieri della Sezione Operativa Navale di Taranto di scoprire una presunta organizzazione criminale operante nelle province di Taranto, Bari e Brindisi. Questa organizzazione sarebbe stata dedita alla cattura e lavorazione delle oloturie, note come cetrioli di mare, per la successiva esportazione, causando la progressiva scomparsa di questi echinodermi dalle coste ioniche.

In base al principio della presunzione di innocenza, la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.

Tra il 2022 e il 2023, i militari hanno sequestrato oltre cinque tonnellate di echinodermi pescati illegalmente nelle acque di Taranto, due locali abusivamente utilizzati per lo stoccaggio e la lavorazione delle oloturie, e arrestato un cittadino cinese di 50 anni che aveva allestito un laboratorio privo di autorizzazioni sanitarie, dotato di essiccatori per la lavorazione e l’esportazione delle oloturie.

L’organizzazione utilizzava autotrasportatori stranieri per spedire i cetrioli di mare vivi in Grecia e Turchia, e si avvaleva di ignari operatori di note aziende logistiche per le spedizioni nazionali ed estere del prodotto lavorato ed essiccato. Questi echinodermi sono molto preziosi, con il valore delle oloturie essiccate che può raggiungere i 700 euro al chilogrammo, arrivando fino a 3.000 euro al chilogrammo in Cina.

L’indagine ha rivelato un giro d’affari milionario, scoperto già nel 2017 grazie all’operazione “Deserto Blu”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto. Quest’operazione aveva gettato le basi per il riconoscimento della pesca di frodo come delitto ambientale, con la Corte di Cassazione che ha applicato i cosiddetti “Ecoreati” introdotti nel Codice Penale con la Legge 68/2015.

Le Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto, in collaborazione con i militari dei Comandi Provinciali di Taranto e Brindisi, del Gruppo Aeronavale di Taranto, della Stazione Navale di Bari, della Sezione Operativa Navale di Brindisi e con l’ausilio di un elicottero della Sezione Aerea di Bari, hanno concluso oggi un’importante operazione di servizio. Questa operazione ha inflitto un duro colpo ai professionisti della pesca di frodo e, più in generale, ai cosiddetti “Green Crimes”, confermando l’impegno delle autorità nel contrastare i crimini ambientali e proteggere l’ecosistema marino.

Lo riporta l’Immediato.net

Lascia un commento

Se le persone che amiamo ci vengono tolte, il modo per farle vivere è non smettere di amarle (James O’Barr)

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.