Bari. La tecnica del linfonodo sentinella, ampiamente utilizzata per i melanomi e i tumori della mammella, è ora disponibile anche in Puglia, più precisamente al Miulli, per il trattamento dei tumori iniziali dell’utero. A seguito della recente acquisizione del secondo Robot Da Vinci Xi è ora possibile, oltre che semplificare diverse procedure di ginecologia oncologica (come la linfadenectomia paraortica), identificare il linfonodo sentinella con la tecnologia in infrarosso usando il tracciante verde indocianina.
È il dott. Francesco Legge, responsabile dell’Unità di Ginecologia Oncologica del Miulli, a spiegare in che modo tale innovazione porta un miglioramento sensibile per le pazienti: «Sia nei carcinomi della cervice uterina che dell’endometrio in stadio precoce, tale tecnica permette di sapere se il tumore si è diffuso ai linfonodi senza tuttavia asportarli tutti, con benefici per le pazienti interessate in termini di riduzione delle complicanze legate alla linfadenectomia (come per esempio il linfedema alle gambe), minori tempi operatori, migliore e più rapido recupero e minori costi sanitari». Linfonodo sentinella identificato con il tracciante verde indocianina durante chirurgia robotica per tumore dell’utero
L’identificazione di tali linfonodi sentinella permette infatti un più accurato studio istopatologico, definito “ultrastaging”, che consente una più precisa definizione dello status linfonodale, identificando le cosiddette micrometastasi, difficilmente individuabili senza tale metodica. Proprio in considerazione di tali benefici questa procedura è stata recentemente inserita nelle principali linee guide di oncologia americane ed europee. Lo scopo è infatti quello di incrementare ulteriormente l’utilizzo di tali tecniche a minor impatto sulla qualità di vita nei tumori ginecologici. Questi temi saranno inoltre al centro del Convegno dal titolo I Tumori ginecologici oltre il Survival: Qualità di Vita e Preservazione della Fertilità che si terrà al Miulli nei giorni 22 e 23 settembre 2017 e che vedrà impegnati i principali esperti nazionali di oncologia, radioterapia e ginecologia oncologica. Incremento del numero di interventi chirurgici per tumori ginecologici.In blu: numero totale di interventi di ginecologia oncologica per anno. In rosso: numero di procedure mini-invasive (laparoscopia standard, robotica, mini-laparoscopia avviate rispettivamente nel 2014, 2015 e 2016).
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