Si avvicina la sentenza per il processo Open Arms, che si tiene nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. Matteo Salvini, vicepremier e all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, rischia fino a sei anni di reclusione. L’accusa è di aver impedito illegittimamente, nell’agosto 2019, lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti salvati in mare dalla nave della Ong spagnola Open Arms. Salvini ha sempre difeso la sua scelta, dichiarandosi orgoglioso di aver agito per proteggere i confini nazionali.
I fatti del 2019
Ad agosto 2019, la nave Open Arms rimase bloccata per 20 giorni al largo di Lampedusa, a causa del divieto di sbarco imposto dal ministro dell’Interno Salvini. La situazione a bordo, aggravata dal caldo e dalle difficoltà del viaggio, spinse il procuratore Luigi Patronaggio a ordinare lo sbarco d’urgenza dopo un’ispezione. Nel novembre dello stesso anno, il tribunale dei Ministri di Palermo avviò un’indagine preliminare, accogliendo la ricostruzione dei magistrati di Agrigento. La decisione di vietare l’approdo fu definita un atto amministrativo, non politico, attribuibile esclusivamente a Salvini e non condiviso con il resto del Governo, contrariamente a quanto sostenuto dal leader della Lega.
Le accuse
Salvini è imputato per i reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Secondo l’accusa, il blocco della nave ha violato l’obbligo di prestare soccorso in mare. Il vicepremier ha respinto ogni addebito, sostenendo di aver applicato la linea politica dell’esecutivo.
L’autorizzazione a procedere
Il 26 maggio 2020, la Giunta per le immunità del Senato respinse la richiesta di autorizzazione a procedere, ma il 30 luglio l’Aula approvò con 149 voti favorevoli. Il processo a Salvini prese quindi il via, con la Procura di Palermo che chiese il rinvio a giudizio. La difesa, rappresentata dall’avvocata Giulia Bongiorno, ha chiesto il non luogo a procedere, sostenendo che il fatto non sussiste o che rientra nelle prerogative politiche insindacabili del ministro. Tuttavia, nell’aprile 2021, il gip dispose il rinvio a giudizio.
Il processo
La prima udienza si è tenuta il 15 settembre 2021. Il pubblico ministero Gery Ferrara ha chiesto sei anni di reclusione per Salvini nella sua requisitoria. Durante i tre anni di processo, sono state ascoltate 45 testimonianze, tra cui quelle di figure di spicco come l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’attuale ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Anche l’attore Richard Gere, salito a bordo della Open Arms per verificare le condizioni dei migranti, era stato ammesso come testimone, ma non ha potuto partecipare a causa di impegni lavorativi.
Ora, la sentenza è attesa con grande attenzione, non solo per le implicazioni giuridiche, ma anche per il suo impatto politico.
Lo riporta TGCOM24.