FAETO – I riflettori si accendono sui piccoli comuni italiani, dalle vette dei Monti Dauni fino all’intero Appennino. Venerdì sera, Faeto ha ospitato un convegno organizzato dal Coordinamento Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani e dal Comune di Faeto, con l’obiettivo di rilanciare il dibattito su una legislazione differenziata per valorizzare le peculiarità delle aree interne, superando le disparità con le grandi città.
Interventi chiave di Gianfilippo Mignogna, Antonio Salandra e Virgilio Caivano hanno delineato una visione chiara: i piccoli comuni possono essere il motore di uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Dati e Prospettive: La Voce di Mignogna
Gianfilippo Mignogna ha presentato dati significativi, sottolineando l’importanza dei piccoli comuni per il rilancio socio-economico del Paese. “La forza dei numeri – ha affermato Mignogna – ci insegna che proprio da queste realtà può nascere una nuova visione di sviluppo sostenibile e coesione sociale.”
L’Impegno Imprenditoriale di Salandra
Antonio Salandra, imprenditore locale, ha raccontato la sua esperienza e il legame con il territorio: “Ho sempre creduto nei piccoli comuni. Non solo continuerò a investire, ma voglio fare di più: istituirò una fondazione per sostenere i progetti dei Monti Dauni e delle comunità locali,” ha dichiarato, suscitando l’entusiasmo del pubblico.
Caivano e la Battaglia per una Legislazione Su Misura
L’intervento più atteso è stato quello di Virgilio Caivano, figura storica del Coordinamento, che ha lanciato la sfida per una legislazione differenziata. “Un cittadino di Faeto o Biccari non può essere trattato come uno di Milano. Le regole devono adattarsi ai contesti, non viceversa,” ha affermato Caivano.
La Speranza di Celle San Vito
Un momento emozionante è stato dedicato a Celle San Vito, dove la nascita di due bambine ha rappresentato un segnale di speranza per una comunità in lotta contro la desertificazione demografica. Alessandro Gisoldi, coordinatore del convegno, ha definito i genitori delle neonate “eroi del futuro” per aver scelto di restare e crescere una famiglia in un comune privo di servizi essenziali.
L’Appello Finale
Il convegno si è chiuso con un appello corale ai rappresentanti istituzionali per trasformare i piccoli comuni in luoghi di opportunità e non di abbandono, tracciando una nuova strada di crescita per le aree interne del Paese.