RODI GARGANICO – Oggi è un giorno storico per il Gargano. Si consolida un progetto che, finalmente, darà un senso compiuto alla regione, superando anni di incertezze e frammentazioni. Un’alleanza che segna l’inizio di una nuova era per il territorio, con un patto che coinvolge i principali comuni del Gargano e attori locali di rilievo.
“Il Gargano avrà finalmente un proscenio dove potrà esprimere il proprio valore. Un valore che fino ad oggi è stato spesso ignorato o sottovalutato, ma che da oggi, grazie all’unione delle nostre forze, avrà la possibilità di emergere e di brillare. È un patto che abbiamo firmato con il cuore, con l’impegno e la volontà di dare il giusto futuro a questa terra che tanto amiamo“, ha dichiarato Carmine D’Anelli, Sindaco di Rodi Garganico, il principale promotore dell’iniziativa.
Il progetto vede l’unione dei comuni di Rodi Garganico, Peschici, Vico del Gargano, Ischitella, Carpino, Sannicandro Garganico, San Marco in Lamis, Rignano Garganico e Monte Sant’Angelo, con il supporto di enti e aziende strategiche come le Ferrovie del Gargano, la Meridiana Orientale e i porti turistici di Rodi Garganico e Marina di Peschici. Un gruppo che, per la prima volta, ha deciso di unirsi in un obiettivo comune: ridare al Gargano la centralità che merita.
“Non siamo più attori solitari in un teatro incompreso. Oggi siamo una voce unica, forte e determinata. È un atto di responsabilità e di amore per il nostro territorio. Insieme possiamo fare molto di più, perché il Gargano non è solo un’area geografica, è la nostra gente, la nostra cultura, la nostra tradizione. Questo patto, che chiameremo ‘patto di sangue’, sancisce un impegno concreto che dovrà portare al riscatto della nostra terra”, ha aggiunto D’Anelli.
Il patto sottoscritto prevede azioni concrete in vari ambiti, dal turismo alla valorizzazione delle risorse naturali, dalla mobilità alla creazione di nuove infrastrutture. I firmatari, tra cui spiccano nomi come Luigi d’Arenzo, Lello Sciscio, Alessandro Nobiletti, Rocco di Brina, Matteo Vocale, Michele Merla, Luigi di Fiore, Pier Paolo Darienzo, Michele Bisceglia, il Dottor Giuseppe Scarcia Germano (Ferrovie del Gargano) e il Dottor Marino Masiero (Porto Turistico di Rodi Garganico), hanno espresso una ferma volontà di lavorare in sinergia per realizzare un futuro prospero e sostenibile per il Gargano.
“L’unione è la nostra forza. Insieme, riusciremo a far sì che il Gargano possa finalmente raggiungere il posto che merita sulla mappa del turismo e dello sviluppo, portando benefici concreti alla nostra comunità e creando opportunità per le nuove generazioni”, ha concluso D’Anelli.
Il futuro del Gargano sembra finalmente intraprendere una strada di speranza, un cammino segnato dalla collaborazione e dall’impegno di tutti i soggetti coinvolti, pronti a lavorare con determinazione per il bene della regione e della sua gente.
Era ora… Mi chiamo Ricciardi Matteo e sono nato a Carpino 80 anni fa, Vivo in Toscana da 65 anni, e ogni volta che sono venuto, ho sempre trovato tanta “timidezza” VI auguro davvero che cominciate a fare sul serio. NON VI MANCA NIENTE….
Spero che dopo anni di sola speranza si riesca a fare qualcosa a partire dal Lago Varano.che soprattutto durante il periodo estivo riveste carattere di estrema urgenza sia dal punto di vista della pesca che della balneazione (vedi Lido del Sole ) mettendo a rischio la salute oltreché che economia.Vediamo le promesse!!!
Come mai non vedo tra i comuni protagonisti di questo progetto San Giovanni Rotondo?
Manfredonia è lasciata fuori? Se non sbaglio nel passato era considerato le porte del Gargano
Sono Nunzia di Napoli ed ho acquistato una villetta al villaggio Illiria nell’ anno 1987. All’ inizio eravamo invasi dalle zanzare e anche la strada che portava al lido del Sole era tutta buia. I ragazzi quando uscivano dovevano portare una pila perché le luci non c’erano. Diciamo che abbiamo visto un po’ di benefit con la prima amministrazione Sindaco D’ Anelli e per 10 anni abbiamo visto tante cose belle. Poi dopo 10 anni abbiamo avuto un quinquennio buio pesto con un’ amministrazione che non ha fatto niente. Finalmente è tornato il Sindaco D’Anelli e la storia del lido del sole ha ripreso il suo cammino ( ed abbiamo visto tante cose belle come le varie stradine ed anche l’ illuminazione) . In tutto questo però quest’ anno non è stato possibile fare un bagno in mare perché sembrava una fogna. Titti ci siamo mossi ma siamo arrivati quasi a fine agosto con un mare puzzolente. Speriamo che il 2025 sia più fortunato. Chiedo alle amministrazioni del patto di fare qualche cosa perché il mare del Gargano era bellissimo e noi vogliamo che ritorni così. Spero che questa mia richiesta venga presa in esame. Io non sono nessuno ma sono una cittadina che paga la tassa tutto l’ anno per i rifiuti al comune di Rodi e la mia residenza è il comune di Pomigliano d’arco.
Che il Gargano è una miniera d’oro sotto ogni profilo, ambientale, turistico, agricolo, caseario e altro l’ho sempre pensato e sostenuto tanto che da due anni sono residente a Rodi e nel mio piccolo cercherò di dare il mio contributo, per esperienza aquisita nel settore turistico, food e beverage. Mi aspettavo di leggere più dettagli su questa iniziativa, ma sicuramente verranno pubblicate successivamente. Buon lavoro a tutti gli interessati al progetto.
È strano çhe in questo patto non ci siano San Giovanni Rotondo ,Manfredonia ma soprattutto Vieste, che è la città con più presenze sil gargano e nelle primissime posizioni in Puglia?
Forse perché i loro sindaci si credono più forti combattere da soli ? Assurdo non riusciamo mai a fare fronte comune , mentre noi affrontiamo tutto nell’arrancare , il Salento vola …. Povero Gargano
Gaetano da Vieste
Bene, ma è riduttivo: può essere un elemento e un momento di un contenitore più ampio. Proprio in questi giorni pensavo all’idea della “Città metropolitana della Daunia”. Si, dell’intera provincia di Foggia. Forse non ci sono i parametri necessari per attuare ciò; dovesse essere così bisognerà sforzarsi di inventare qualcosa di analogo sì da poter attingere ai necessari finanziamenti. Foggia, già granaio d’Italia e non solo, trascurata dallo Stato dopo bombardamenti e terremoti, trascurata, ora e sempre di più, dalla Regione (molto attenta, invece, alla città metropolitana di Bari ed al Salento), merita molto di più. Il turismo produce una economia di settore, ma occorre una economia che possa soddisfare i bisogni di tutti affinchè i giovani possano restare nei propri
paesi.