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GALLI Manfredonia, duro Ugo Galli: “Il silenzio del Comune e il fallimento delle politiche sugli animali”

"Di fronte a queste tragedie, l’amministrazione comunale è rimasta in un imbarazzante silenzio"

AUTORE:
Michele Solatia
PUBBLICATO IL:
10 Gennaio 2025
Manfredonia // Politica //

Manfredonia: il silenzio del Comune e il fallimento delle politiche sugli animali. A cura di Ugo Galli, consigliere comunale di Manfredonia

“Negli ultimi giorni, la nostra comunità è stata scossa da gravi episodi di violenza contro gli animali. Tra questi, l’uccisione di cuccioli nelle aree periferiche e la crudele morte di Noir, una cagnolona nota per la sua docilità e amabilità. Eppure, di fronte a queste tragedie, l’amministrazione comunale è rimasta in un imbarazzante silenzio, rotto solo ora da una tardiva proposta di regolamento, palesemente pensata per distogliere l’attenzione pubblica dalle vere questioni sul tavolo.

Questa improvvisa iniziativa non convince. Non si tratta di un piano concreto per affrontare le problematiche legate alla tutela degli animali, ma di una mossa di facciata per mitigare il dibattito acceso che vede coinvolti volontari e cittadini indignati. La realtà è che le azioni comunali in favore degli animali si sono finora limitate a interventi ordinari, privi di innovazione e di reale impatto.

Iniziative di routine spacciate per straordinarie

Campagne come il “Microchip Day” o la raccolta di cibo per animali sono state presentate come risposte concrete. Tuttavia, queste attività non rappresentano nulla di straordinario: sono pratiche consolidate che ogni amministrazione comunale dovrebbe svolgere come routine. Analogamente, l’autorizzazione delle colonie feline, obbligatoria per legge, non è stata nemmeno avviata in modo sistematico dal momento dell’insediamento di questa amministrazione. Le gatte continuano a generare in perfetta solitudine, senza che il Comune si preoccupi di predisporre programmi di controllo delle nascite.

Mentre si discute il nulla, gli animali soffrono. Un esempio emblematico è la sensibilizzazione sui pericoli dei botti di Capodanno: l’unica azione intrapresa dal Comune è stata la condivisione di un’immagine sui social media. In altri Comuni più attenti e organizzati, invece, sono stati diffusi video informativi, realizzati da esperti e diffusi in modo capillare.

Il paradosso dei cimiteri

Tra le proposte del nuovo regolamento, emerge la possibilità di consentire l’accesso dei cani ai cimiteri. Un gesto che, a prima vista, potrebbe sembrare lodevole, ma che in realtà solleva domande sul senso di tale decisione in un contesto in cui i randagi non hanno nemmeno garantito un luogo per il proprio riposo eterno. Il contrasto è evidente: da una parte si discute dell’accesso ai cimiteri per i cani di proprietà, dall’altra non si affronta il problema della gestione dei randagi. Intanto, i gatti popolano i cimiteri, accuditi come sempre dai cittadini volenterosi, senza alcun supporto istituzionale.

Sterilizzazioni nelle zone rurali: un fallimento annunciato

Un altro aspetto critico riguarda i programmi di sterilizzazione. Era lecito aspettarsi che, sin dall’inizio del mandato, l’amministrazione avviasse azioni concrete nelle zone rurali, dove il fenomeno del randagismo è particolarmente diffuso. Eppure, anche in questo caso, si è scelto di rimandare, lasciando irrisolti problemi di semplice gestione.

Dichiarazioni e promesse vuote

Ad oggi, le azioni concrete in materia di tutela degli animali sono state pressoché nulle. Di fronte a fatti gravi, il Comune ha risposto con dichiarazioni e riferimenti a interventi futuri, privi di un reale piano d’azione. Invece di produrre fatti tangibili, si assiste all’ennesima serie di promesse non mantenute. La tutela degli animali è stata sistematicamente ignorata da questa amministrazione, con conseguenze drammatiche per i nostri amici a quattro zampe.

Un appello alla responsabilità

Come consigliere comunale e cittadino di Manfredonia, non posso che unirmi al coro di proteste che si leva dalla nostra comunità. È tempo di abbandonare le parole vuote e di agire con determinazione per garantire il benessere degli animali. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti e mirati: regolamentazione delle colonie feline, programmi di sterilizzazione su larga scala, sensibilizzazione efficace e capillare, e una vera attenzione alle problematiche dei randagi.

La cittadinanza merita un’amministrazione che non solo ascolti, ma che agisca per tutelare chi non ha voce. Gli animali non possono aspettare oltre.”

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

Ph: SAVERIO DE NITTIS

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