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FOGGIA Samuel del Grande, la cintura nera in suo onore: il karate lo ricorda con gratitudine

La comunità sportiva si unisce per rendere omaggio al ragazzo scomparso troppo presto, ma mai dimenticato

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
13 Gennaio 2025
Cronaca // Foggia //

Commozione per i genitori di Samuel del Grande, il ragazzo di 13 anni, tifoso del Foggia Calcio e morto, con altri due ragazzi, Michele Biccari di 17 e Gaetano Gentile di 21 anni, in un incidente stradale avvenuto il 13 ottobre dello scorso anno di ritorno da una trasferta della squadra rossonera. Il 19 novembre scorso è morto Samuele Bruno di 15 anni, rimasto ferito gravemente nell’incidente. Domenica pomeriggio, nel salone della parrocchia della Madonna della Croce, gli allievi della palestra di Karate che Samuel frequentava da diversi anni- la “Cagiano’s Squad Fitness Club”- hanno sostenuto gli esami per il passaggio di cintura. Un esame che avrebbe dovuto sostenere anche Samuel del Grande, che era cintura arancione.

La federazione nazionale di Karate Fesik, su indicazione del maestro Gustavo Cagiano, ha assegnato a Samuel la cintura nera primo Dan, uno dei massimi riconoscimenti per chi pratica karate. La cintura, su cui sono stati scritti tutti i nomi degli allievi della palestra, è stata poi consegnata a Luca ed Anna i genitori di Samuel che erano presenti alla manifestazione. «Samuel – ricorda il maestro Gagiano – era un ragazzo solare e appassionato, che viveva la sua vita con grande intensità, divisa tra la passione per il calcio e quella per il karate, due mondi che lo avevano visto sempre dare il massimo. La cintura nera Primo Dan è un riconoscimento alla sua dedizione, al suo impegno e al suo spirito di combattente.

Oggi il dojo, solitamente teatro di sudore e di impegno, è diventato il luogo dove il ricordo di Samuel è stato onorato nel modo più alto possibile. La cerimonia non è stata solo un riconoscimento tecnico: per tutti i presenti e soprattutto per gli amici di Samuel è stato un modo per rendere omaggio al ragazzo che aveva sempre mostrato una passione senza limiti per l’arte marziale, il karate, che tanto lo aveva arricchito. Oggi ognuno dei ragazzi ha rivissuto i momenti condivisi con Samuel in palestra, l’impegno quotidiano, il sudore e le risate. Un legame indissolubile, che ora si fa più forte che mai, nel ricordo di un ragazzo che non c’è più fisicamente, ma che continuerà a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto».

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