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MAIA Lucera, il Consiglio Comunale approva il Progetto Maia Rigenera: polemiche sul futuro ambientale della città

LNT accusa l’amministrazione comunale di aver ignorato ripetute richieste di confronto pubblico avanzate nei mesi precedenti

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Gennaio 2025
cronaca // Cronaca //

Lucera, 16 gennaio 2025 – Il consiglio comunale di Lucera, riunitosi il 14 gennaio, ha approvato a maggioranza la variante urbanistica necessaria per la realizzazione del progetto Maia Rigenera, un’iniziativa che prevede la costruzione di un impianto di trattamento rifiuti sul territorio comunale. La decisione, presa con 19 voti favorevoli su 25, ha suscitato forti reazioni da parte dell’opposizione e di associazioni ambientaliste come “Lucera Non Tace” (LNT), che denunciano la mancanza di un dibattito pubblico approfondito e trasparente sull’impatto ambientale, sociale e sanitario del progetto.

Un’approvazione controversa

Secondo quanto riportato da LNT, sei consiglieri hanno lasciato l’aula al momento del voto, contestando la modalità con cui la questione è stata gestita. Nonostante ciò, la maggioranza del consiglio ha dato il via libera al progetto con un sostegno definito “bulgaro” dall’associazione.

LNT accusa l’amministrazione comunale di aver ignorato ripetute richieste di confronto pubblico avanzate nei mesi precedenti, lasciando emergere quello che definiscono un comportamento ambiguo da parte di molti consiglieri. “Un incontro promosso nel maggio scorso dalla commissione ambiente, che coinvolgeva anche un rappresentante dell’ISDE (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente), si è trasformato in un’occasione mancata: il dibattito è stato frammentato, e le interruzioni continue hanno impedito un’analisi completa,” si legge in una nota dell’associazione.

Le accuse dell’associazione Lucera Non Tace

LNT non risparmia critiche ai consiglieri favorevoli, accusandoli di aver sacrificato la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica per “poco più di 200 mila euro all’anno”. Una cifra che, secondo l’associazione, rappresenta il valore economico che la comunità riceverà in cambio della realizzazione dell’impianto.

Particolarmente duro il tono nei confronti della società civile, accusata di un “colpevole silenzio-assenso” per aver tollerato una decisione considerata disastrosa per il futuro del territorio. “Pochi cittadini hanno sostenuto la protesta civile e democratica di LNT durante il consiglio comunale,” prosegue la nota, “troppo pochi per influenzare un esito già scritto.”

Un appello al confronto culturale e ambientale

Tra le proposte avanzate dall’associazione c’è l’invito alle associazioni culturali locali a concentrare i propri sforzi sull’organizzazione di eventi e dibattiti sull’impatto ambientale e sociale degli impianti di trattamento rifiuti. LNT ironizza sul ruolo di Lucera come “capitale regionale della cultura,” suggerendo provocatoriamente di cambiare i cartelli d’ingresso alla città da Lucera città d’arte a Lucera distretto di rifiuti e monnezza.

L’opinione pubblica divisa

La decisione ha diviso l’opinione pubblica. Da un lato, l’amministrazione comunale difende il progetto come un’opportunità per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti con soluzioni tecnologicamente avanzate. Dall’altro, le associazioni ambientaliste e una parte della cittadinanza temono che la realizzazione dell’impianto possa avere conseguenze irreversibili sull’ambiente e sulla qualità della vita.

Il futuro di Lucera tra progresso e tutela ambientale

La questione resta aperta, con le associazioni pronte a intensificare la propria opposizione. “Lucera merita un futuro diverso,” conclude LNT, “e continueremo a lottare per un territorio in cui la salute e l’ambiente siano priorità irrinunciabili.”

(Fonte: Lucera Non Tace ODV)

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