Foggia. Emozioni intense hanno attraversato, lo scorso 18 gennaio, la Sala “Rosa del Vento” della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, dove Maurizio de Giovanni ha catturato il pubblico con la lettura del suo racconto “La bambola di pezza”.
Una storia dolorosa che esplora, con forza, il dramma della violenza domestica e dell’invisibilità delle sue giovani vittime, lasciando un segno indelebile.
Il reading, condotto con grande sensibilità dal noto scrittore, ha commosso i presenti, stimolando una riflessione profonda su una realtà troppo spesso ignorata: la tendenza a “voltarsi dall’altra parte” di fronte a tragedie che si consumano all’interno delle mura domestiche, spesso ai danni di bambine e bambini indifesi.
Ad arricchire l’incontro, il dialogo con la giornalista Annalisa Graziano, componente dell’Osservatorio Bambini Invisibili, che ha guidato l’analisi del racconto e delle emozioni vissute dall’autore durante la sua stesura.
L’evento, ideato e organizzato dalla pediatra Anna Latino, coordinatrice dell’Osservatorio, è stato reso possibile conil contributo delle colleghe Maria Teresa Vaccaro e Giusy Volpicelli, anch’esse componenti della commissione dell’Ordine dei Medici.
La mattinata si è aperta con i saluti di Irene Sasso, vicepresidente della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Maria Teresa Vaccaro, in rappresentanza dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Foggia, Pasquale Conoscitore, segretario provinciale FIMP Foggia e Stefania Di Gennaro, presidente dell’Associazione VìOLADauna OdV.
Grazie al patrocinio gratuito della FIMP Foggia, della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e di VìOLADaunaO.d.V., l’evento ha testimoniato un impegno condiviso nel promuovere consapevolezza su temi di grande rilevanza sociale.
Con la straordinaria capacità narrativa di Maurizio de Giovanni e con la sinergia tra istituzioni e associazioni coinvolte, l’incontro introdotto da Anna Latino ha saputo coniugare emozione e impegno, rafforzando l’importanza di proteggere e sostenere i diritti dei bambini vittime di violenza assistita.