Roma. Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza, di recente pubblicazione, decisiva riguardo al servizio di trasporto per disabili fornito dalla ASL Foggia. L’appello presentato dalla ASL contro la decisione del TAR Puglia, che aveva condannato l’ente a risarcire le spese sostenute dalla Domus Società Cooperativa Sociale per il trasporto dei disabili, è stato respinto.
Fatti e controversia
Domus, che gestisce il centro diurno “La Fenice” in Carpino (FG), aveva assunto direttamente il servizio di trasporto per gli utenti disabili, in quanto sprovvisti di reddito adeguato, per permettere loro di accedere alle terapie quotidiane. In seguito a una diffida inviata alla ASL di Foggia, la cooperativa chiedeva che l’ente si facesse carico del servizio, come previsto dalla legge regionale 4/2010.
Tuttavia, la ASL non aveva ottemperato, rifiutandosi di risarcire le spese sostenute dalla cooperativa per il trasporto degli utenti. Di conseguenza, il TAR Puglia aveva condannato la ASL a risarcire i danni e a garantire l’attivazione del servizio di trasporto.
Decisione del Consiglio di Stato
Nel corso del procedimento, la ASL aveva riproposto diverse censure, tra cui il difetto di giurisdizione e l’inammissibilità del ricorso della Domus per difetto di interesse. L’ente aveva inoltre sollevato la questione di legittimità costituzionale della legge regionale, ma il Consiglio di Stato ha respinto tutte le eccezioni sollevate.
Il Collegio ha sottolineato che la normativa regionale impone alle ASL di garantire il servizio di trasporto per i disabili a fini socio-riabilitativi, e ha confermato la responsabilità della ASL Foggia nell’assicurare tale servizio, sia per i centri pubblici che per quelli convenzionati come “La Fenice”.
La sentenza ha anche ribadito che i centri diurni hanno un interesse diretto nell’assicurare che la ASL organizzi il servizio in conformità con la legge, altrimenti rischiano di non poter esercitare le loro attività.
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello della ASL Foggia e confermato la sentenza del TAR, condannando l’ente a risarcire le spese legali. La decisione ribadisce l’obbligo della ASL di garantire il trasporto degli utenti disabili, sottolineando l’importanza dell’attuazione delle leggi regionali in materia di assistenza e riabilitazione.