Manfredonia, 24 gennaio 2025 — Una comunità ancora scossa da una tragedia che ha segnato profondamente il cuore della città.
Domani, Sabato 25 gennaio 2025, alle ore 15:00, presso la Chiesa Santissima Trinità, si terranno i funerali di Francesco Paolo Talamo, l’82enne che ha perso la vita lo scorso 15 gennaio a causa delle complicanze riportate nell’incidente avvenuto il 30 agosto 2024 nella Villa Comunale di Manfredonia.
La notizia della morte di Talamo, avvenuta in una struttura di riabilitazione a Chieti, ha suscitato profonda commozione e rinnovato il dolore già vissuto in occasione della scomparsa di Luciano Castriotta, l’altra vittima di quel tragico evento.
Domani, in occasione dei funerali dell’uomo, il Comune di Manfredonia ha proclamato il lutto cittadino. Prevista l’esposizione a mezz’asta delle bandiere esposte a Palazzo di Città e negli altri edifici pubblici e la sospensione delle manifestazioni pubbliche organizzate dall’Amministrazione comunale di Manfredonia.
La dinamica dell’incidente
Il 30 agosto 2024, un grosso ramo si staccò improvvisamente da uno degli alberi della Villa Comunale, colpendo due anziani che si trovavano nei pressi. Luciano Castriotta morì il 17 settembre dello stesso anno dopo un ricovero presso l’ospedale di San Giovanni Rotondo. Francesco Paolo Talamo, invece, riportò gravi ferite che lo costrinsero a un lungo periodo di cure e riabilitazione, fino alla tragica conclusione del 15 gennaio 2025.
Le indagini e le responsabilità
La tragedia portò al sequestro dell’area della Villa Comunale per consentire lo svolgimento delle indagini e accertare eventuali responsabilità legate alla manutenzione del verde pubblico. L’8 ottobre 2024, un sopralluogo tecnico coinvolse vigili del fuoco, tecnici comunali e legali incaricati di analizzare lo stato degli alberi. La perizia confermò il degrado delle piante, evidenziando la necessità di interventi straordinari per garantire la sicurezza dei cittadini.
Dopo mesi di attesa, l’8 gennaio 2025 l’area fu dissequestrata, consentendo l’avvio di lavori di riqualificazione e messa in sicurezza. La ditta incaricata ha avviato il 14 gennaio scorso una revisione complessiva della vegetazione, con potature e sostituzioni degli alberi considerati a rischio.
Il cordoglio della comunità
La morte di Francesco Paolo Talamo ha suscitato un’ondata di cordoglio. Le istituzioni locali hanno espresso vicinanza alla famiglia, ricordando il drammatico incidente e le difficoltà affrontate dal signor Talamo nei mesi successivi.
“La comunità di Manfredonia si stringe attorno ai familiari di Francesco Paolo Talamo, vittima di una tragedia che ha scosso profondamente tutti noi. Non possiamo che rinnovare l’impegno per una città più sicura, per evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro”.
Un ultimo saluto
Francesco Paolo Talamo lascia la moglie, i figli, i generi, la nuora, i nipoti e i parenti tutti, che hanno annunciato con dolore la sua scomparsa. La cerimonia funebre di domani sarà un momento di raccoglimento e di addio per l’uomo che, oltre a essere una vittima di una tragedia evitabile, era conosciuto come pescatore e membro stimato della comunità locale.
Riflessioni sulla sicurezza
Il drammatico episodio ha aperto una riflessione più ampia sulla gestione e manutenzione del verde pubblico. Se da un lato i lavori di messa in sicurezza rappresentano un passo importante, dall’altro si solleva il tema delle responsabilità pregresse e della necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione.
Per ulteriori dettagli sulla vicenda, potete leggere il reportage completo qui.
La colpa è che gli alberi non stati potati ,la villa sta in uno stato di abbandono è un giungla sono anni che non si potano alberi, tutte le amnistrazione che si sono susseguite trascurano sempre il verde pubblico ,vogliamo parlare delle palme vicino palazzo della sorgente che stanno arrivando a terra e nessuno fa niente ,sanno dire solo i soldi non cisono tutti soldi di Imu e tasse varie dove vanno a finire?