Il mese appena trascorso è stato denso di eventi che hanno influenzato il panorama politico italiano. Sul fronte internazionale, spiccano la liberazione di Cecilia Sala, un successo per la premier Giorgia Meloni, la partecipazione della stessa all’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e i rapporti con Elon Musk, che hanno suscitato reazioni contrastanti. Sul piano interno, invece, hanno segnato l’agenda politica le tensioni con la magistratura sulla riforma della giustizia, le difficoltà nei trasporti, la bocciatura del referendum sull’Autonomia differenziata e il rinvio a giudizio della ministra Daniela Santanchè.
Secondo il sondaggio Ipsos, il consenso verso il governo rimane stabile con un indice di approvazione al 41%, mentre Giorgia Meloni vede un lieve incremento, attestandosi al 43%. Tuttavia, l’effetto positivo legato alla liberazione di Cecilia Sala è stato in parte annullato dalla gestione del caso Almasri.
Sul fronte delle intenzioni di voto, Fratelli d’Italia si conferma il primo partito con il 27,8% (+0,2% rispetto al mese scorso), pur mostrando oscillazioni nei consensi. Forza Italia risale all’8,5%, raggiungendo la Lega, che resta stabile.
Tra le forze di opposizione, il Partito Democratico raggiunge il 22,8%, il miglior risultato degli ultimi sette mesi, mentre il Movimento 5 Stelle scende al 12,5%, perdendo quasi un punto percentuale. Alleanza Verdi e Sinistra cala leggermente al 5,8%, confermando una tendenza alla diminuzione negli ultimi sei mesi. Tra i partiti minori, Azione e +Europa si attestano entrambe al 2%, mentre Italia Viva cresce di mezzo punto fino al 2,5%.
Un dato significativo è l’aumento dell’astensione e dell’incertezza, che sale al 45,5%, il livello più alto registrato negli ultimi anni, segnalando una crescente disaffezione dell’elettorato.
Per quanto riguarda il gradimento dei leader, Antonio Tajani mantiene il primo posto con un indice di 31. Elly Schlein e Giuseppe Conte si collocano entrambi a 25 punti, ma entrambi in calo rispetto ai mesi precedenti, suggerendo una difficoltà nel proporsi come alternative credibili alla maggioranza.
In sintesi, il governo Meloni mostra segnali di tenuta nonostante le difficoltà, mentre l’opposizione fatica a consolidare una proposta politica alternativa. Il crescente numero di elettori indecisi o propensi all’astensione potrebbe rappresentare un fattore decisivo nei prossimi mesi.
Lo riporta Il Corriere della Sera.