I taralli di Mario Maratea, simbolo della tradizione gastronomica del Gargano, sono arrivati sulla tavola di Papa Francesco. Un gesto carico di significato che unisce passione per l’eccellenza culinaria e impegno solidale.
L’imprenditore, fondatore dell’omonima azienda artigianale nel 1999, ha deciso di rendere omaggio al Santo Padre inviandogli i suoi prodotti, apprezzati a livello internazionale. Tuttavia, la donazione non si è fermata qui: attraverso l’Elemosineria Apostolica, ha donato 2.000 confezioni dei suoi pregiati taralli affinché fossero distribuiti ai più bisognosi.
Un dono ispirato alle parole di San Pio e di Papa Francesco
Mario Maratea, da sempre devoto a San Pio, ha voluto seguire il suo insegnamento, consapevole che un gesto semplice può portare conforto a chi è meno fortunato. La scelta di donare i suoi taralli nasce anche dalle parole di Papa Francesco, che ha spesso ricordato come i poveri mangino, ma raramente abbiano accesso a prodotti di qualità eccezionale.
“Spero che questo esempio venga seguito da altri produttori alimentari”, ha dichiarato Mario Maratea. “Fare del bene ci fa sentire meglio, e condividere il frutto del nostro lavoro con chi ne ha bisogno è un dovere morale oltre che un grande onore.”
Un ambasciatore del Gargano nel mondo
Grazie alla sua determinazione e alla qualità dei suoi prodotti, Mario Maratea si è fatto conoscere ben oltre i confini del Gargano e dell’Italia. Dopo essere arrivati in Vaticano, i suoi taralli potrebbero presto approdare alla Casa Bianca e in Russia, con l’ambizioso progetto di creare il “Tarallo della Pace”, un simbolo di unione e fratellanza attraverso il cibo.
Un’iniziativa che conferma Mario Maratea non solo come un eccellente imprenditore, ma anche come un ambasciatore della tradizione gastronomica e dei valori di solidarietà del Gargano nel mondo.