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PALCOSCENICO Manfredonia. “Chi la fe, l’aspette!”, arriva la commedia della compagnia “Palcoscenico”. “Vi aspettiamo!”

Andrà in scena al Teatro Comunale “Lucio Dalla” il 3, 4 e 5 aprile

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Febbraio 2025
Manfredonia // Notizie in piazza //

La compagnia teatrale “Palcoscenico” dj Manfredonia è entusiasta di annunciare il suo prossimo spettacolo, che andrà in scena al Teatro Comunale “Lucio Dalla” il 3, 4 e 5 aprile. Questo nuovo lavoro rappresenta un importante momento di crescita artistica per la compagnia, che ha scelto di affrontare con coraggio e originalità un tema tanto attuale quanto controverso.

Il titolo dello spettacolo è “Chi la fe, l’aspette!”, una commedia comica in dialetto manfredoniano che si propone di intrattenere e allo stesso tempo stimolare la riflessione. La scelta del dialetto non è casuale, ma un chiaro omaggio alla tradizione e alla cultura locale, un modo per parlare di temi universali attraverso una lingua che, pur essendo radicata in un contesto specifico, sa farsi veicolo di messaggi che trascendono i confini geografici e culturali.

Questa commedia si inserisce in un filone di lavori che la compagnia “Palcoscenico” ha sempre cercato di esplorare con passione: una riflessione ironica e satirica sulle contraddizioni della società contemporanea. In particolare, ci siamo concentrati su un fenomeno che è sempre più presente nelle cronache quotidiane: lo sdoganamento di comportamenti immorali che, pur non essendo illegali, sembrano essere tollerati o addirittura accettati dalla collettività. Un processo che solleva interrogativi fondamentali sul nostro modo di vivere insieme, sulla moralità condivisa e sulla giustizia che sembra spesso perdere di efficacia nel suo ruolo di garanzia dei diritti e delle libertà di tutti.

Nello spettacolo, la satira e l’ironia sono gli strumenti principali attraverso cui vengono trattati questi temi delicati, e la compagnia ha scelto di giocare con l’ambiguità e il paradosso, tipici di un buon teatro comico, per suscitare il riso ma anche per fare riflettere. L’intento non è mai quello di dare risposte definitive, quanto di porre domande che ci riguardano tutti, provocando una riflessione sul nostro atteggiamento nei confronti delle norme sociali e dei comportamenti individuali.

La domanda che ci siamo posti e che proponiamo al pubblico è semplice ma complessa nella sua formulazione: ha ancora senso nella società attuale seguire la morale comune? E la giustizia, nella sua funzione di “sanzionare” i comportamenti, ha ancora la capacità di farlo in modo equo, secondo il principio di uguaglianza per tutti? Sono domande che toccano i nervi scoperti di un’epoca in cui, troppo spesso, assistiamo al prevalere di interessi individuali e a comportamenti che sfidano le convenzioni sociali senza subire conseguenze.

Nel portare in scena questi interrogativi, abbiamo cercato di restituire uno spaccato di vita che riflette le contraddizioni e le ipocrisie del nostro tempo, senza mai perdere di vista l’aspetto ludico e il piacere del teatro. La commedia, infatti, pur affrontando tematiche serie e complesse, non rinuncia alla leggerezza del sorriso e alla potenza della risata come strumento di indagine e di comprensione.

L’utilizzo del dialetto manfredoniano, con le sue sfumature linguistiche e culturali, non è solo una scelta stilistica, ma anche una chiave per rendere il racconto più autentico e vicino alla nostra tradizione. Il pubblico troverà in questo linguaggio non solo una testimonianza delle radici più profonde della nostra comunità, ma anche un mezzo attraverso cui esprimere verità universali, al di là della specificità del contesto.

Lo spettacolo è pensato per chiunque sia disposto a mettersi in gioco, a riflettere su se stesso e sul mondo che lo circonda. La commedia, infatti, non è mai solo un momento di svago, ma diventa anche un’occasione di introspezione e di confronto con le proprie convinzioni, i propri valori e le proprie idee su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.

Concludiamo invitando il pubblico a venire a teatro per scoprire come, attraverso il gioco teatrale, abbiamo cercato di rispondere, o perlomeno di sollevare, il grande quesito che ci ha animato nella preparazione di questa commedia. “Chi la fe, l’aspette!” è, in fondo, un invito a riflettere sull’importanza delle scelte individuali e collettive, sulla loro conseguenza nella vita di ciascuno e sulla possibilità che il cambiamento arrivi, sebbene attraverso la consapevolezza che non esistono soluzioni facili o risposte preconfezionate.

Ci auguriamo che lo spettacolo possa non solo suscitare il sorriso, ma anche stimolare una riflessione profonda, che solo il confronto diretto con la realtà di un palcoscenico può offrire. La commedia, con la sua capacità di affrontare temi seri con leggerezza, si propone come uno strumento di interrogazione del nostro presente, un momento per fermarsi e pensare insieme.

Vi aspettiamo, dunque, il 3, 4 e 5 aprile al Teatro Comunale “Lucio Dalla” per vivere insieme questa esperienza teatrale unica, dove il divertimento si fonde con la riflessione e la cultura diventa uno spazio di confronto.

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