SAN SEVERO (FOGGIA) – Chi ha sparato voleva uccidere Michele Bonaventura, o “soltanto” avvertirlo gambizzandolo? Il ferimento è collegato all’omicidio di mafia del figlio Luigi Ermanno, assassinato a 32 anni il pomeriggio del 14 agosto 2021 in un plateale agguato nel quale rimasero feriti anche due passanti, tra cui un ragazzino?
Se e cosa c’è da temere dopo l’agguato di 48 ore fa?
A questi interrogativi cercano una risposta i poliziotti che indagano su quanto avvenuto domenica pomeriggio a San Severo poco dopo le 16 in via Matera nei pressi di casa della vittima, Michele Bonaventura, 56 anni, del posto, già noto alle forze dell’ordine, soccorso da un figlio e trasportato al pronto soccorso del locale ospedale per medicare le ferite d’arma da fuoco a polpaccio e gamba.
A far fuoco con una pistola calibro 38 sarebbe stato un sicario a volto coperto.
Non è noto cosa abbia riferito Bonaventura ai poliziotti che hanno interrogato anche alcuni potenziali testimoni; e stanno visionando i filmati registrati da telecamere della zona nella speranza di ricavare elementi utili a fini investigativi.
Michele Bonaventura era stato scarcerato recentemente dopo una lunga detenzione legata a condanne per spaccio: il 10 luglio 2008 fu coinvolto nel blitz Tanatos con l’esecuzione di 9 ordinanza cautelari; nuovo arresto il 13 febbraio 2012 per possesso di qualche dose di cocaina; e sempre per la detenzione di modeste quantità dello stesso stupefacente trovato a casa mentre era ai domiciliari fu riarrestato nel febbraio 2013.
Il figlio Luigi Ermanno Bonaventura fu ucciso a colpi di pistola il pomeriggio del 14 agosto 2021 in corso Leone Mucci.
Il trentaduenne sanseverese, commerciante d’auto già noto anche lui alle forze dell’ordine, era davanti a un autolavaggio quando due sicari aprirono il fuoco da una macchina e lo ammazzarono, ferendo anche due passanti. Uno dei tanti omicidi di mala a San Severo rimasto impunito.
Una delle ipotesi valutate è che l’agguato a Luigi Ermanno Bonaventura fosse la risposta all’omicidio del concittadino Matteo Anastasio avvenuto un mese prima, la notte del 12 luglio 2021, in via Matteotti: Anastasio era sceso in strada per festeggiare la vittoria dell’Italia ai campionati europei di calcio e guidava lo scooter in compagnia della moglie e del nipotino, quando uno o due sicari in moto lo affiancarono facendo fuoco: lui fu ucciso e il bambino di 6 anni venne ferito in maniera grave.
Indagando sui due agguati e ipotizzando che si trattasse di un botta e risposta tra clan malavitosi, la Polizia il 31 marzo 2023 eseguì 8 ordinanze cautelari richieste dalla Dda di Bari per possesso illegale di armi; tra gli arrestati c’erano due fratelli, la madre e la compagna di Ermanno Luigi Bonaventura.
In occasione del blitz i poliziotti eseguirono anche perquisizioni e sequestrarono un arsenale composto da 2 mitragliette, 3 pistole, 1 silenziatore e centinaia di munizioni, per il quale è stato condannato uno dei figli di Michele Bonaventura.
Lo riporta lagazzettadelmezzogiorno.it