Un boato nella notte ha sconvolto la tranquillità di Carpino, nel cuore del Gargano. Tra il 14 e il 15 febbraio, un ordigno è esploso nel garage dell’abitazione dell’avvocato Antonio Maccarone, tra i legali più noti della provincia di Foggia. L’attentato, che ha distrutto il garage e gravemente danneggiato l’auto parcheggiata all’interno, ha lasciato sgomento l’intero paese e scatenato una forte reazione di solidarietà da parte del mondo forense e delle istituzioni. Maccarone, pur scosso dall’accaduto, non si lascia intimidire: «Ho paura per la mia famiglia, ma non mi farò fermare».
Il racconto dell’attentato
Erano circa le 23 quando l’esplosione ha squarciato il silenzio della notte. «All’inizio non capivamo cosa fosse successo» racconta Maccarone. «Mio figlio, affacciandosi dalla finestra, ha notato il fumo e ci siamo precipitati fuori. Il nostro garage era distrutto, l’auto irriconoscibile. Il primo pensiero è andato ai miei familiari e ai vicini: l’ordigno ha colpito una zona abitata, il rischio di coinvolgere altre persone era altissimo».
L’episodio ha destato grande allarme nella comunità, soprattutto per la sua dinamica e per la scelta dell’obiettivo: un professionista noto e rispettato, senza apparenti legami con ambienti criminali.
Il movente: un mistero ancora da chiarire
Le indagini sono in corso e al momento non ci sono certezze su chi possa aver piazzato l’ordigno né sul movente dell’attentato. «Non ho mai ricevuto minacce» afferma l’avvocato. «Non possiedo terreni o attività commerciali che possano aver generato contenziosi così gravi. Mi occupo prevalentemente di diritto civile: cause di responsabilità, confini, contratti. Nulla che, in apparenza, possa scatenare una reazione così estrema. Tuttavia, nei piccoli centri, anche una controversia di natura economica può alimentare tensioni e rancori».
L’ipotesi che l’attacco sia legato all’attività professionale dell’avvocato resta la più plausibile, ma al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista.
La reazione della comunità: paura e solidarietà
Carpino si è stretta attorno a Maccarone e alla sua famiglia. Numerosi i messaggi di solidarietà giunti dal mondo forense, dalle istituzioni e dai cittadini. «Un episodio del genere lascia il segno non solo sulla vittima diretta, ma sull’intera collettività» commenta l’avvocato. «La paura si insinua nel quotidiano, nei gesti più semplici. Ogni rumore improvviso diventa un campanello d’allarme».
Tuttavia, accanto al sostegno, cresce anche la preoccupazione per l’escalation di violenza che sta investendo il Gargano. «Negli ultimi anni stiamo assistendo a un aumento degli episodi criminali» spiega Maccarone. «Il territorio è sempre più ostaggio di intimidazioni, attentati, atti di ritorsione. La giustizia non può essere sostituita dalla violenza».
La sfida della legalità nel Gargano
L’attacco a Maccarone riaccende i riflettori sulla questione sicurezza nella provincia di Foggia. Il Gargano, una terra di straordinaria bellezza, è da tempo teatro di faide mafiose, estorsioni e regolamenti di conti. Le istituzioni hanno più volte promesso un potenziamento delle forze dell’ordine.
Lo riporta Il Corriere del Mezzogiorno.