L’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, potrebbe trovare un’opportunità di lavoro in Vaticano, grazie al progetto dell’associazione “Seconda Chance”. L’associazione ha siglato un protocollo con la Fabbrica di San Pietro, permettendo a detenuti di lavorare sia all’interno che all’esterno delle carceri. La decisione finale sulla possibile assunzione di Schettino sarà presa dal tribunale di sorveglianza, che si pronuncerà il prossimo 8 aprile.
Che cos’è l’Associazione Seconda Chance
Fondata nel 2022 da Flavia Filippi, giornalista di La7, Seconda Chance si propone di portare occupazione dentro e fuori dalle carceri. L’associazione funge da ponte tra imprese e il mondo delle carceri, offrendo alle aziende la possibilità di avviare attività direttamente all’interno delle prigioni, sfruttando capannoni o locali dismessi. Questa opportunità è supportata dalla legge Smuraglia (193/2000), che offre sgravi fiscali e contributivi alle aziende che assumono detenuti.
Attività e Successi dell’Associazione
Seconda Chance ha già procurato quasi 500 posti di lavoro in tutta Italia. L’associazione non si limita a una sola regione, ma cerca di operare in tutto il Paese, con l’aiuto dei suoi referenti che cercano soluzioni ad hoc per ciascun detenuto. Tra le aziende che hanno aderito al progetto, troviamo realtà come Arcaplanet, Terna, McDonald’s, e molte altre, inclusi settori come il trasporto e le autostrade.
Progetti Significativi e Futuro della Riabilitazione
Tra le iniziative più rilevanti, spicca il progetto della Cittadella dello Sport a Secondigliano, un’iniziativa da 400mila euro avviata in collaborazione con Entain Group e Sport Senza Frontiere. Questo progetto mira a offrire una seconda possibilità a chi ha sbagliato, e include anche attività educative come la formazione di arbitri per insegnare il rispetto delle regole.
Difficoltà e Disparità tra Nord e Sud
Nonostante il successo al Centronord, dove l’iniziativa ha trovato maggiore disponibilità, la presidente Flavia Filippi sottolinea le difficoltà incontrate nel Centrosud, dove i progressi sono più lenti. Nonostante ciò, l’associazione continua a lavorare per dare una seconda chance a chi ha scontato una condanna, cercando di diffondere il suo progetto in tutta Italia.
Lo riporta ilsole24ore.com.