Durante i funerali di Eleonora Giorgi, svoltisi il 5 marzo nella Chiesa degli Artisti a Roma, il figlio maggiore Andrea Rizzoli ha voluto ricordare sua madre con parole intense e sincere, prendendo le distanze dalla retorica della malattia come una battaglia.
“Mia madre non era una guerriera, tutte putt…te”, ha detto Andrea, scusandosi con Monsignor Antonio Staglianò per l’espressione. Ha voluto sottolineare come chi affronta un tumore non sia un combattente in un’arena, ma una persona che si affida alla medicina, all’amore dei propri cari e alla fede. “I malati sperano solo di sopravvivere”, ha aggiunto, smontando l’idea della lotta eroica contro il cancro.
Una Madre Presente e Unica
Nel suo commovente messaggio, Andrea ha voluto restituire l’immagine di Eleonora come madre, più che come attrice. “Fare l’attrice e avere figli non è facile, è un lavoro che ti consuma e ti porta lontano. Ma lei ha sempre trovato il tempo per noi”, ha raccontato, ricordando come Eleonora sia sempre riuscita a ritagliarsi spazi per i suoi figli, donando loro amore e attenzione. “Ogni madre è unica, ma noi abbiamo avuto lei”, ha detto con emozione.
Condividere il Dolore per Aiutare gli Altri
Eleonora Giorgi ha scelto di non nascondere la sua malattia, ma di renderla pubblica per sensibilizzare e aiutare chi si trovava nella sua stessa situazione. “Quando ha deciso di raccontare il suo percorso è stato scioccante”, ha ammesso Andrea, spiegando che spesso chi è malato tende a chiudersi. Ma Eleonora, invece, ha trovato la forza di affrontare tutto col sorriso. “Noi non siamo stati forti, siamo stati trascinati dalla sua forza”, ha confessato parlando di sé e del fratello Paolo Ciavarro.
Un Addio Colmo d’Amore
A darle l’ultimo saluto, accanto ai suoi figli, c’erano familiari, amici e colleghi, tutti stretti nel ricordo di una donna straordinaria. In prima fila, oltre a Paolo e Andrea, la nuora Clizia Incorvaia, l’ex marito Massimo Ciavarro, e poi Carlo Verdone, Christian De Sica, Sergio Castellitto, Rita Rusic, Massimo Ghini, Barbara Palombelli, insieme a tanti altri che l’avevano conosciuta e amata.
Ma il tributo più forte è arrivato dal suo pubblico, dalle tante persone comuni che hanno voluto esserci per salutarla. “Eleonora”, hanno gridato, mostrando cartelli e fotografie, applaudendo con commozione il feretro all’arrivo in chiesa. Un omaggio carico di emozione, accompagnato dalle note di “Wish You Were Here” dei Pink Floyd, come Eleonora aveva desiderato.
Lo riporta TGCOM24.