FOGGIA – Mattinata scompare dalla lista dei comuni soggetti a restrizioni ai fini dell’eradicazione della brucellosi bovina e bufalina.
Rispetto alla precedente ordinanza del presidente della Regione Puglia scaduta il 29 gennaio, scendono a sette i comuni: Apricena, Cagnano Varano, Lesina, Monte Sant’Angelo, Rignano Garganico, San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis.
Le misure straordinarie di sorveglianza e controllo fin qui adottate hanno determinato “una decisa riduzione dei livelli di prevalenza in alcuni comuni della ASL di Foggia”, si legge nell’ultimo provvedimento.
L’area cluster di infezione è stata dunque rimodulata nell’ordinanza valida per i prossimi due anni firmata il 6 marzo dal presidente della Giunta regionale Michele Emiliano, sulla scorta della proposta elaborata dal Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere Animale, che ha tenuto conto, tra le altre cose, dei suggerimenti del commissario nazionale per la brucellosi e tubercolosi, del Centro nazionale di riferimento per la brucellosi e del Centro di referenza nazionale per l’Epidemiologia Veterinaria, la Programmazione, l’Informazione e l’Analisi del Rischio (Covepi) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise (Izsam).
La Direzione Strategica della Asl FG, attraverso i competenti Servizi Veterinari del Dipartimento di Prevenzione, si prefigge l’obiettivo di eradicare la brucellosi dagli stabilimenti di bovini/bufalini nei comuni dell’area soggetta a restrizioni entro il 2030. “Tale obiettivo – si legge nell’ordinanza – si pone attraverso il raggiungimento di una prevalenza, quale obiettivo intermedio, dello 0,7% al 31 dicembre 2025 e dello 0,3% al 31 dicembre 2026 per il territorio della Provincia di Foggia partendo da una prevalenza dell’1,2% al 31 dicembre 2024”.
Lo riporta foggiatoday.it