Il tema del riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della ricostruzione di carriera e degli scatti stipendiali per i docenti continua a essere al centro del dibattito. Il problema nasce dall’articolo 9 del DL 78/2010, che ha bloccato le progressioni economiche per quell’anno, escludendolo di fatto anche dal computo giuridico necessario per la maturazione delle posizioni economiche nel settore scolastico.
Su questa questione è intervenuto Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, proponendo una soluzione concreta: utilizzare il rinnovo del contratto come strumento per sanare la mancata valutazione dell’anno 2013. Secondo Castellana, questa scelta porterebbe benefici diretti a medio e lungo termine, consentendo agli insegnanti in servizio in quell’anno di anticipare lo scatto stipendiale e di ottenere il giusto riconoscimento del proprio percorso professionale.
Ricorsi o soluzione contrattuale?
Molti docenti hanno intrapreso la via giudiziaria per ottenere il riconoscimento dell’anno 2013, ma la strada legale è lunga e complessa. Castellana sottolinea come il ricorso ai tribunali implichi nuovi inquadramenti stipendiali e un aggravio di lavoro per le segreterie scolastiche, oltre a generare maggiori costi per lo Stato.
“Siamo convinti che la soluzione politica sia sempre preferibile a quella giudiziaria. Con il rinnovo contrattuale, il recupero dell’anno 2013 diventerebbe automatico”, afferma il rappresentante della Gilda.
Il ruolo della Cassazione e le ultime sentenze
Sul tema sono già intervenuti diversi tribunali. La Corte di Appello di Firenze ha stabilito che l’anno 2013 debba essere riconosciuto giuridicamente come utile ai fini dell’inquadramento nella fascia di anzianità corretta. Anche la Corte di Cassazione, seppur in modo non definitivo, ha aperto la strada al riconoscimento giuridico dell’annualità mancante.
Più recentemente, anche il Tribunale di Arezzo e quello di Milano hanno ribadito la necessità di una revisione della normativa, confermando la posizione espressa dagli altri organi giudiziari. Tuttavia, si attende un pronunciamento definitivo della Cassazione, che ha già fissato un’udienza per il prossimo aprile.
In attesa di una decisione chiara da parte della magistratura, la proposta della Gilda di risolvere la questione attraverso il rinnovo contrattuale potrebbe rappresentare la soluzione più rapida ed efficace per i docenti.
Lo riporta tecnicadellascuola.it.