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POLITICA Il femminicidio diventa reato autonomo: un passo storico nella lotta alla violenza di genere

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge rivoluzionario, che introduce il reato autonomo di femminicidio, punito con l’ergastolo.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
8 Marzo 2025
Attualità // Cronaca //

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge rivoluzionario, che introduce il reato autonomo di femminicidio, punito con l’ergastolo. La decisione segna una svolta nella legislazione italiana contro la violenza sulle donne, con misure più severe anche per altri reati connessi.

La premier Giorgia Meloni ha definito il provvedimento “un altro passo in avanti” nella strategia governativa per il contrasto alla violenza di genere, avviata fin dal suo insediamento. Secondo la ministra per le Pari Opportunità Eugenia Roccella, si tratta di “una novità dirompente non solo giuridica, ma anche culturale”, mirata a innescare un cambiamento profondo nella società.

Nuove Pene Più Severe

Oltre all’introduzione del femminicidio come reato specifico, il ddl prevede:

  • Aggravanti e inasprimenti di pena per maltrattamenti, stalking, violenza sessuale e revenge porn.
  • Maggiore tutela per le vittime di mutilazioni genitali femminili.
  • Pene più dure per chi provoca lesioni permanenti al volto, come nel caso degli attacchi con l’acido.
  • Restrizioni ai benefici penitenziari per chi commette reati previsti dal codice rosso.

Un Ruolo Centrale per le Vittime

Il disegno di legge impone che i magistrati ascoltino direttamente le vittime, senza delegare alla polizia giudiziaria. Inoltre, chi ha subito violenza dovrà essere informato in caso di scarcerazione del condannato, un passo fondamentale per la sicurezza delle donne.

La ministra Elisabetta Casellati ha annunciato che questa normativa sarà la base per un testo unico sui diritti delle donne, mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parlato di “un risultato epocale”, sottolineando il maggiore peso dato al ruolo della vittima durante il processo e nelle decisioni giudiziarie.

Le Disposizioni della Nuova Legge

La bozza del provvedimento stabilisce che chiunque uccida una donna per motivi di discriminazione o odio di genere sarà punito con l’ergastolo. Per i reati di maltrattamenti e revenge porn, la pena sarà aumentata fino a due terzi se il crimine è commesso con finalità discriminatorie.

Inoltre, l’obbligo di audizione della vittima non potrà più essere delegato e sarà richiesta una formazione specifica per i magistrati, per migliorare la gestione dei casi di violenza di genere.

Una Svolta Necessaria

Nonostante gli interventi normativi precedenti, il numero di femminicidi resta allarmante: una donna uccisa ogni tre giorni. La ministra Roccella ha evidenziato l’importanza di questa legge per sottolineare l’assoluta specificità del femminicidio, che riflette problemi strutturali della società e necessita di un intervento giuridico dedicato.

Il governo punta così a rafforzare la prevenzione, garantire maggiore protezione alle vittime e lanciare un messaggio chiaro: la violenza sulle donne non sarà più tollerata.

Lo riporta Ansa.

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“L'essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.” Sigmund Freud

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