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IL CASO Addio a Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto finito nell’inchiesta sulle cyber spie

È morto improvvisamente Carmine Gallo, ex dirigente di Polizia noto per alcune delle più delicate indagini della cronaca italiana

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
10 Marzo 2025
Cronaca // Primo piano //

È morto improvvisamente Carmine Gallo, ex dirigente di Polizia noto per alcune delle più delicate indagini della cronaca italiana, coinvolto negli ultimi mesi nell’inchiesta “Equalize” sul presunto dossieraggio illegale. Gallo, 66 anni, originario di Gragnano (Napoli), si è spento a causa di un infarto nella sua casa di Garbagnate Milanese, dove si trovava agli arresti domiciliari.

Per oltre trent’anni in Polizia, Gallo era stato protagonista di indagini cruciali: dalla cattura di pericolosi boss calabresi alla risoluzione dell’omicidio di Maurizio Gucci, fino al caso del sequestro di Alessandra Sgarella, l’imprenditrice liberata dopo nove mesi di prigionia. Tra i suoi successi anche il rapimento di Cesare Casella, durato due anni, e il pentimento del boss della ’ndrangheta Saverio Morabito, le cui dichiarazioni portarono all’arresto di circa 200 persone nell’operazione “Nord-Sud”.

Figura rispettata e definita “servitore dello Stato”, Gallo aveva però visto offuscata la sua carriera negli ultimi tempi. Coinvolto in diverse inchieste, era stato recentemente accusato di essere il vertice di una rete di dossieraggio clandestino legata alla società Equalize, fondata da Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano. L’accusa della Dda e della Dna sosteneva che la rete di cyber spie raccogliesse informazioni riservate su richiesta di facoltosi clienti, arrivando a indagare su politici e alte cariche dello Stato, con il supporto di esponenti delle forze dell’ordine in cambio di denaro.

Gallo attendeva un’udienza cruciale fissata per il 19 marzo, davanti al Tribunale del Riesame, dove la Procura chiedeva una misura cautelare più dura, il carcere, sia per lui sia per Nunzio Samuele Calamucci, indicato come l’esperto informatico della rete.

Entrato in Polizia nel 1978, Gallo aveva iniziato nella sezione antiterrorismo della Digos di Milano, per poi specializzarsi nella lotta alla criminalità organizzata e nei sequestri di persona. Fu lui a condurre l’ultima fase delle trattative per la liberazione di Sgarella, e sua la mano che raccolse le confessioni di Morabito, passaggio chiave per smantellare alcune delle più potenti cosche. Riguardo all’omicidio di Gucci, fu proprio Gallo a notificare l’arresto a Patrizia Reggiani, la mandante, e a risolvere il caso grazie alla soffiata di un informatore: “Quando andai ad arrestarla voleva andare in carcere con una pelliccia, le prestai il mio giaccone“, aveva raccontato anni dopo.

Nel corso della sua carriera si era distinto anche nelle indagini sull’omicida Michele Profeta e, prima della pensione nel 2018, aveva gestito la sicurezza dei capi di Stato durante Expo 2015 come vicedirigente del commissariato Rho-Pero.

Negli ultimi anni, il passaggio nel privato e la vicinanza a Pazzali lo avevano portato al centro dello scandalo Equalize. Una vicenda che non potrà più chiarire, stroncato da un malore mentre si preparava ad affrontare la giustizia. Sul corpo è stata disposta l’autopsia.

Con la scomparsa di Carmine Gallo, si chiude la parabola di un investigatore che ha vissuto tra luci e ombre, protagonista di alcuni dei capitoli più complessi della cronaca italiana recente.

Lo riporta Ansa.

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