Edizione n° 5637

BALLON D'ESSAI

TELEVISIONE // Mare Fuori 5: quando esce in streaming su RaiPlay, quante puntate sono e quando vederle in tv
11 Marzo 2025 - ore  15:34

CALEMBOUR

LA STORIA // Cascina Spiotta, 50 anni dopo: la verità di Azzolini sulla morte di Mara Cagol
11 Marzo 2025 - ore  15:41

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

UNIVERSITA' Stop a quiz e numero chiuso, cambia l’accesso a Medicina

Bernini: "Una rivoluzione", Pd critico

LEGGI ANCHE //  Addio al test di Medicina: la riforma alla Camera e le novità per gli studenti
AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
11 Marzo 2025
Attualità // Prima pagina //

FOGGIA – Oggi, martedì 12 marzo, è previsto alla Camera il voto finale della riforma per l’accesso alla facoltà di Medicina. La riforma è già stata varata al Senato, quindi l’Aula di Montecitorio è chiamata a dare il via libera definitivo. Con l’approvazione della riforma, già dal prossimo anno accademico nelle università pubbliche verrà abolito il quiz di ingresso. L’ha ribadito la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, che ha assicurato che i tempi dei decreti attuativi saranno molto rapidi. “L’Università italiana volta pagina, gli atenei non si presenteranno più con l’insopportabile dicitura ‘Numero chiuso’ ma con le porte aperte di chi ha l’ambizione di accogliere studenti e formarli per diventare bravi medici”, ha dichiarato. Ma non mancano le critiche.

Lo stop ai quiz a crocette e al numero chiuso

Salvo impedimenti dell’ultimo minuto, quindi, oggi la riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina diventerà legge: già passata al vaglio del Senato, manca solo il via libera definitivo della Camera. Poi serviranno, per la concreta applicazione, i decreti attuativi. La riforma prevede, già dal prossimo anno accademico nelle intenzioni del governo, lo stop ai quiz a crocette e al numero chiuso

I decreti attuativi

Per quanto riguarda i decreti attuativi, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha assicurato che arriveranno in tempi rapidi. “Gli atenei non si presenteranno più con l’insopportabile dicitura ‘Numero chiuso’ ma con le porte aperte di chi ha l’ambizione di accogliere studenti e formarli per farli diventare bravi medici. Nei prossimi anni potremo formare almeno 30.000 nuovi medici in più. Insomma, una rivoluzione, un cambiamento radicale”, ha detto orgogliosa la ministra
Per approfondire: Test Medicina 2025, scadenza a marzo per università private: le date da conoscere

Cosa prevede la riforma

La nuova legge prevede che l’immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sia libera, senza test di ammissione. Tuttavia, il numero programmato rimane: per poter accedere agli anni successivi, infatti, sarà necessario ottenere un punteggio utile in una graduatoria nazionale unica

La novità

La grande novità della riforma, quindi, consiste nello spostamento del momento della selezione: non più all’inizio del percorso accademico, ma alla fine del primo semestre di studi. Solo coloro che avranno superato la selezione, basata su una serie di esami, potranno proseguire con il secondo anno

Gli esclusi

Chi non riuscirà a entrare potrà continuare il secondo semestre frequentando un corso scelto tra quelli di area scientifica, senza perdere l’anno. Gli esami sostenuti, se compatibili con il percorso di studi, saranno considerati validi. Molti punti della riforma, comunque, andranno chiariti dai decreti attuativi

Le università statali

La nuova legge riguarda gli atenei statali. Le università private, invece, stanno già organizzando i tradizionali test di accesso per il prossimo anno accademico

Le parole di Bernini

La ministra Bernini, in una lettera al Messaggero, ha ribadito che ci sarà “il superamento del numero chiuso e l’abolizione del quiz di ingresso già dal prossimo anno accademico”. Poi ha spiegato: “Per le università non statali il percorso è diverso e non può e non deve essere confuso con quello, ormai tracciato, delle statali”. “L’Università italiana volta pagina”, ha detto ancora, parlando di “svolta” e di “una vera e propria rivoluzione”. “È un cambiamento radicale, che recepisce istanze e bisogni di migliaia di studenti e delle loro famiglie, dando a essi un sistema più razionale e più opportunità”, ha concluso

Le critiche

La riforma è stata criticata con forza dai maggiori partiti di opposizione in Parlamento. Per i dem “si tratta di un pasticcio inattuabile a breve, perché la programmazione universitaria non si fa in sei mesi”. “Sono sorprendenti e molto lontane dal vero le parole con cui la ministra Bernini annuncia che la riforma sul numero chiuso sarà approvata e partirà senza alcun problema dal prossimo anno accademico. In realtà, il numero chiuso resta e siamo in alto mare sull’attuazione della riforma. Questo è il governo della propaganda, ma non pensavamo ci si potesse spingere così oltre: questa è una legge delega che non abolisce il numero chiuso e al momento neppure i quiz, vista la sua assoluta genericità e i tantissimi punti da chiarire”, si legge in una nota del Pd. “Si prevede – aggiungono i dem – un semestre comune accessibile a tutti e da svolgere in modalità telematica, ma poi si dà una delega in bianco al governo sulle modalità di una selezione che comunque ci sarà”.

Anche per la federazione Cimo-Fesmed la ministra Bernini “si ostina a parlare di ‘superamento del numero chiuso’, quando la riforma non fa che spostare la selezione degli studenti alla fine del primo semestre. Quel che viene eliminato è il test d’ingresso, non il numero chiuso, che è essenziale per programmare in modo corretto il numero di medici che serviranno al Servizio sanitario nazionale nel prossimo futuro”

I plausi

Un plauso, invece, è arrivato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Per troppi anni migliaia di ragazzi hanno visto il loro sogno di diventare medici, veterinari o odontoiatri infrangersi contro un test di ingresso che spesso non premiava il talento, la vocazione e la determinazione. Finalmente siamo a un passo dal cambiare questo sistema ingiusto, che ha più volte dimostrato i suoi limiti”, ha detto. Per il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi, poi, “la riforma dell’accesso a Medicina e Chirurgia rappresenta un cambiamento epocale che il Partito democratico e le altre forze di opposizione non hanno mai avuto il coraggio di attuare, a differenza di questo governo, che le riforme le realizza, non si limita ad annunciarle”.

Lo riporta tg24.sky.it

Lascia un commento

“L'essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.” Sigmund Freud

Anonimo

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.